venerdì 25 aprile 2008

Abbandono lavoro e famiglia... (6)


La chiacchierata procede alla grande. Sbevacchio la quinta Tennent's mentre Marco fuma come una ciminiera e parla a raffica. Una coppia di tope in minigonna si siedono proprio di fronte a me. Quella bionda è più svestita, ma secondo me quella mora è la più troia. Si vede da come si mordicchia le labbra, da come si siede e accavalla le gambe, con l'eleganza di chi sa di avere un patrimonio in mezzo alle cosce. Queste sono due baldracche d'alto bordo, tipe che sposano solo figli di industriali, avvocati o notai. E se non si accontentano di scopate mosce e miliardarie, allora si fanno la scappatella con qualche proletario incazzato e lavoratore, che si alza alle 6 di mattina per servire la Patria o il Padrone.
Mentre mi perdo in questi pensieri malsani, sento Marco che mi parla:
“Certo che abbiamo rinunciato ad un sacco di cose, per il Napoli. I pranzi della domenica non sappiamo che cazzo sono, sempre dietro alla squadra in ogni città e in ogni stadio. Panini freddi pagati caro e birre che sanno di piscio.”.
“Fosse solo questo...” - gli faccio, dopo essere tornato in me “e le scazzottate cogli ultras avversari? Ne abbiamo date e prese davvero tante. E pure coi maiali in divisa, cazzo. Manganellate a non finire, e repressione su tutti i fronti. Quante cazzo di volte siamo tornati a casa con gli occhi gonfi di lacrimogeni o di botte?”.
“Abbiamo abbandonato le famiglie anche quando c'erano compleanni o feste varie. Abbiamo rischiato di essere lasciati dalle nostre ragazze tutte le volte che c'era il Napoli, in campo o davanti alla tv. Pizze organizzate solo per vedersi la partita. Fughe dallo stadio per prendere l'ultimo treno, dopo una partitaccia in notturna!”.
“Di bene, Marco. Io, quando stavamo in serie B e giocavamo di sabato sera, litigavo con Rachele ogni due settimane: ogni volta che gli azzurri giocavano al San Paolo significava che quel sabato si usciva tardi o non si usciva proprio.”.
“Ma infatti...” - mi fa Marco, accendenedo un'altra sigaretta - “e magari i mercenari che andavano in campo se ne strafottevano dei chilometri e dei sacrifici che facevamo per la maglia, tiravano indietro la gamba e a fine partita tutti tranquilli nello spogliatoio chè tanto lo stipendio arriva comunque.”.
“Bastardi...” - dico con tutto il disgusto, ricordando cose tipo Napoli – Chieti 1 a 2.
“Oh, c'è Massimo che ogni partita per lui è una trasferta. Cazzo, quello abita a Castelvolturno, in culo al mondo. Piglia quando giochiamo in notturna. Quello parte da casa presto, becca il traffico della tangenziale (e se lo fatto tutto, eh!), arriva allo stadio e parcheggia praticamente a Piazza Leopardi, fa tutta la fila per entrare e alla fine rischia sempre di beccarsi una ripassata da qualche sbirro, a fine partita ritorna alla macchina, si rimette nel traffico fino alla tangenziale, e poi si fa tutta la tangenziale fino a tornare a casa.”.
“Cazzo, solo di benzina se ne va un capitale!” - faccio io, finendomi la quinta tennent's.
“Capisci? E fallo tutte le partite in casa, per anni e anni... alla fine ti potrebbe pure passare la voglia, no?” - afferma Marco.
“Al Fringuello non gli passa mica la voglia” - dico io, con tono severo, come per dire a Marco che max col cazzo che ci rinuncia alla curva.
“Ma che c'entra” - risponde Zelig - “mica dico che gli passerà la voglia. Dico solo che magari ogni tanto ti scazzi a farti il culo ogni volta che c'è una partita! Tu piglia me: cazzo, io ci morirei per la maglia azzurra. Però a volte la domenica sera, dopo la partita, sono distrutto: file ai tornelli, cariche dei celerini, spettacolo indecente in campo. La domenica sera penso: con questo calcio ho chiuso. Ma il lunedì mi sveglio...e vorrei già fosse domenica."

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buonasera..Sono luigi logicamente tifoso del napoli, frequento i distini , lo ritengo il posto più "giusto" per portaci anche mio figlio;non so se questo messaggio verrà letto da qualche rappresentante della curva,spero di si perchè volevo compliomentarvi con voi per quello che avete fatto in questi giorni. Per troppo tempo la vostra voce vi è stata repressa,nel senso che di voi si vuol far sapere che siete solo dei delinquenti,degli incivili,gente che non tiene alla maglia e alla nostra bellissima città! Con quello che avete detto in conferernza stampa e,mettendoci anche la faccia,siete usciti allo scoperto econ le parole che avete detto avete finalmente fatto capire che siete ragazzi di coraggio e che amate il napoli! Sinceramente prima di oggi mi univo anch'io a chi vi tacciava di delinquenti, ma ora ho apprezzato le vostre parole,e se mi avete fatto "fesso",vi garantisco che avete fatto fesso a molta gente...! La verità grazie a voi verrà fuori,e mi auguro che i colpevoli vengano puniti eche voi invece possiate far valere le vostre ragioni! Fatelo innanzitutto per voi..e poi per la nostra città! Troppa MERDa CI BUTTANO ADDOSSO! Con la fiorentina spero che facciate una bella coreografia come soltanto voi sapete farla..così daremo dimostrazione che siamo sempre IL PUBBLICO NUMERO 1 AL MONDO!! luigi.esposito1971@alice.it

Antonio Nemo ha detto...

Grazie Luigi, davvero.
Con tutto il cuore.
Il tuo messaggio sicuramente sarà letto da chi di dovere, nonostante questo blog non aderisce a NESSUN gruppo in particolare, ma racchiude soltanto esperienze di curva A e nasce dalla voglia di scrivere, in un romanzo, qualche piccola storia di vita.
Ti cosiglio, altresì, di postare questo tuo commento anche nei post più recenti, così più persone potranno leggerlo.