martedì 27 settembre 2011

Una musica epica allo stadio San Paolo



Dopo Chieti e Lanciano, Manfredonia e Acireale.
Dopo diffide e repressione.
Dopo la morte di Sergio Ercolano.
Dopo partite a porte chiuse.
Dopo fallimenti e resurrezioni.
Dopo treni "sfasciati" e trappole del Sistema.
Dopo flagranze differite e spiate varie.

Dopo questo e tanto altro, stasera lo Stadio San Paolo sarà avvolto in un'atmosfera magica.
Di cui questa canzone sarà l'inno.
E' la prima volta nella storia che questa canzone suonerà nel nostro Tempio.
Siatene degni.
Mentalità.
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martedì 20 settembre 2011

Onoriamo Sergio Ercolano



20/09/2003 - 20/09/2011
8 ANNI DI LUNGHI RANCORI...SERGIO VIVE NEI NOSTRI CUORI !
(anonimo)
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lunedì 19 settembre 2011

Grazie Ragazzi






Serate come quella di ieri segnano un percorso di vita e di militanza.
Chi ha fatto e fa sacrifici immani per sostenere la maglia del Napoli, viene ripagato da partite come NAPOLI - Milan.
Le parole sono inutili, quando i ragazzi delle curve intonano inni di gloria e di onore dagli spalti, mentre i ragazzi in campo raggiungono una grande vittoria.
Non possiamo che dire:
GRAZIE RAGAZZI.

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mercoledì 14 settembre 2011

LET'S GO NAPLES

A meno di un'ora...IN EUROPA CON GLI AZZURRI IL CUORE MI BATTE FORTE PRIMA DELLA PARTITA!

Emozioni ...

Emozioni … l’unico sostantivo possibile da utilizzare per esprimere il nostro stato d’animo, il nostro cuore, prima di stasera e cioè prima della partita Manchester City – Napoli.
Abbiamo aspettato ventuno lunghi anni per ritornare nella Coppa Campioni, (io la chiamo così, perché sono nostalgico del vecchio calcio, il pallone, e contrario al calcio moderno!). Siamo partiti sette anni fa dalla serie C, dopo essere passati dai tribunali ed aver subito un fallimento. Ci siamo rialzati, abbiamo lottato e stasera raccoglieremo i frutti, stasera saremo in prima fila perché ce lo meritiamo, perché nessuno ci ha dato una mano, perché nessuno ci voleva vedere lì, perché nessuno ci ha mai regalato niente.
Il tempo scorre e quell’ora si sta avvicinando … ore venti e quarantacinque, stadio pieno, giocatori in fila a centrocampo e via, partirà quella musichetta che ci aprirà il cuore e ci farà tremare le gambe …!
A Manchester non saremo undici, né diciotto, né duemilasettecento, (biglietti venduti del settore ospiti), a Manchester saremo sei milioni di cuori che spingeranno il nostro amato Napoli.
Forza ragazzi siamo con voi, siamo pronti ad emozionarci insieme a voi.

martedì 13 settembre 2011

Daspo per chi siede sugli scalini del San Paolo !?!




Premessa: è giusto che gli scalini degli stadi siano lasciati liberi per motivi di sicurezza e per le emergenze.
Ciò detto: è mai possibile essere diffidati perchè si sta seduti sui gradini??????

"È quanto è emerso al termine della riunione che il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, ha tenuto con i rappresentati della società di De Laurentiis e delle forze dell’ordine alla vigilia della nuova stagione. Un comunicato della Prefettura informa che l’incontro è stato organizzato per «pianificare i servizi di prevenzione e ordine pubblico al fine di garantire il sereno svolgimento delle competizioni sportive».

L’attenzione è stata focalizzata sulla prima partita che il Napoli giocherà al San Paolo, quella contro il Milan. «Dispositivi stringenti verranno messi in campo per consentire l’accesso unicamente alle persone provviste di biglietto tenuto conto che l’ingresso gratuito è autorizzato solo per i bambini fino ai 4 anni e che comunque non superino il metro di altezza - è chiarito dalla Prefettura - Sono stati disposti rigorosi controlli in fase di pre-filtraggio con un ulteriore incremento del numero degli stewards».

Una sollecitazione partita dalla Questura già nei mesi scorsi. Quindi, la novità. «Una mirata attività di controllo sarà tesa a garantire che non vengano occupate le scalinate e i corridoi di accesso agli spalti onde evitare intralcio agli spettatori seduti e assicurare le vie di fuga.

Gli eventuali tifosi che non osservino tali disposizioni saranno diffidati e in caso di reiterazione di tale comportamento saranno sanzionati con provvedimento di divieto di accesso alle strutture sportive (Daspo)».

Il prefetto De Martino ha inviato un messaggio ai tifosi del Napoli in vista delle partite che si giocheranno al San Paolo e in trasferta: «Faccio appello allo spirito sportivo che da sempre li anima e all’amore per la loro squadra perché con il loro comportamento contribuiscano a creare quel clima di serenità che favorisce il raggiungimento di importanti successi. La tifoseria è chiamata a far la sua parte distinguendosi per correttezza e sportività».

Per Napoli-Milan, posticipo della terza giornata di campionato, si prevede il tutto esaurito."

[Fonte: Il Mattino]
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lunedì 12 settembre 2011

E' mai possibile?

Ciao a tutti, e' da tempo che non scrivo sul blog, ci ha pensato il buon Antonio con i suoi post ricchi di mentalità, che naturalmente condivido in pieno.
Oggi, dopo la bella ed importante vittoria di Cesena, e l'avvicinarsi al debutto in Europa, navigando su diversi siti ho letto dell'avventura di un giocatore del Napoli per le vie della città. Il giocatore in questione e' Lavezzi, il quale e' stato avvistato per le vie dello shopping mentre effettuava compere in un negozio di moda. Manco a dirlo, appena e' stato riconosciuto da un gruppo di pseudo tifosotti del cazzo (passatemi il termine ma non ne trovo altri) si e' creato il caos, provocando disagi alla viabilita' del quartiere. La scena e' disponibile anche su internet, ma per motivi di privacy ho preferito non pubblicarla. Allora a questo punto mi pongo e vi pongo i seguenti quesiti:
E' mai possibile paralizzare il traffico per un giocatore? E' mai possibile mettere a repentaglio l'incolumita' dello stesso solo per fare una foto? E' mai possibile rendere "impossibile" la vita di una persona che non puo liberamente fare shopping?
A questi quesiti non trovo una spiegazione logica e mai la trovero'. Ora non venitemi a dire che Napoli e' passionale, che il nostro calore e bla bla bla. Il Napoli va amato e sostenuto 7 giorni su 7 ma con mentalita', quella che purtroppo manca a tanta gente che oggi si ricorda di essere partenopei. Mai trovero' una giustificazione a tutto cio', la maglia e' l'unica cosa che sempre amero'.

sabato 10 settembre 2011

Ogni balcone, uno stendardo




Io l'ho fatto. In occasione dell'inizio del campionato di calcio del nostro amato Napoli, e visto che anche quest'anno non mi sono tesserato, ho deciso di farmi uno stendardo e di appenderlo al balcone di casa. E non per fare come tanti tifosotti che mettono la bandiera esposta. La bandiera si compra, lo stendardo si fa!

Non ho ancora le foto, ma le posterò quanto prima. Uno stendardo blu 503, su cui ho scritto AVANTI A GAMBA TESA, farà l'esordio oggi. Perchè, come dovrebbe essere noto, gli stendardi devono fare l'esordio in trasferta, ed il mio cuore oggi è a Cesena.

Il buon Massimo conserva ancora il nostro storico due aste con la scritta "Avanti a gamba tesa" che trovate qui di fianco.

Lo stendardo che ho realizzato è stilisticamente simile a quelli che i britannici mettono ai piedi delle loro terraces.

Invito tutti i lettori di questo blog a riflettere su questa personale iniziativa: se vi convince l'idea di dimostrare che si può, e si DEVE, essere Ultras anche fuori da uno stadio in cui non possiamo andare perchè non ci vogliamo tesserare... preparatevi uno stendardo con la scritta AVANTI A GAMBA TESA. Basta una stoffa blu scura 150 cm X 150 cm, un pò di scotch e tanta mentalità.


Dato che allo stadio non posso andare

perchè non mi voglio tesserare,

con lo stendardo appeso al balcone

ti sosterrò con fede e passione.

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domenica 4 settembre 2011

Si ritira a 24 anni: "Il calcio è solo denaro e corruzione"



Dal mio blog personale:
http://antoniolucignano.blogspot.com/2011/09/si-ritira-24-anni-il-calcio-e-solo.html

Non facciamone un'icona. Riflettiamo su ciò che dice.
Javi Poves, difensore 24enne dello Sporting Gijon, si ritira. Non vuole più far parte del mondo del calcio, “disgustato da un ambiente marcio, rovinato dal denaro e dalla corruzione”.
Javi Poves ha esordito nella Liga il 21 maggio 2011. Dopo appena tre mesi, si ritira.
"Ciò che si vede da dentro chiarisce molto: il calcio professionale è solo denaro e corruzione. E' capitalismo, e il capitalismo è morte".
Aveva già dato segni di insofferenza, questo giovane "indignado" come tantissimi suoi coetanei: aveva chiesto alla propria società di sospendere il pagamento del suo stipendio tramite transazioni bancarie, perché non voleva che si speculasse sul suo denaro. Inoltre aveva pregato di poter restituire l'automobile che il club gli aveva regalato: “Non posso accettare l’idea di avere due auto quando ci sono amici miei che non possono permettersene una”.
Si spiega, Javi: "Non sono anarchico o antisistema, so solo che non voglio prostituirmi come fa il 99% della gente". Beh, però un po' antisistema lo è, nei fatti: "Non voglio incitare alla violenza, ma contemporaneamente penso sia necessario passare all’azione se vogliamo cambiare in meglio qualcosa”.

Esatto.
Bisogna passare all'azione.
Javi lo ha fatto, dimostrandosi Estraneo Alla Massa.
Per questo motivo, questo blog vuole tributare un applauso a questo giovane uomo, capace di una scelta che molti (il 99% delle persone, come dice lui) non avrebbero mai fatto.
Javi ci dimostra che, per combattere il Sistema, non è necessario comprare una rivoltella o piazzare le bombe. Vi sono anche altre strade. Basta porsi CONTRO. In direzione OPPOSTA.

Boicottare. Sabotare.
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sabato 3 settembre 2011

Genoani in sciopero ... contro lo sciopero

La tifoseria organizzata del Genoa ha inviato un comunicato nel quale annuncia che la prossima domenica 11 settembre allo stadio si presenterà senza i vessilli rossoblu, osserverà la partita in silenzio e a presenziare allo stadio con le spalle voltate rispetto al campo di gioco dall’entrata delle squadre fino al fischio d’inizio.

NOI VOLTIAMO LE SPALLE AI VOSTRI CAPRICCI, MAI ALLA NOSTRA FEDE !

In risposta allo pseudo sciopero dei calciatori di serie A , effettuato in occasione della prima giornata di campionato, la T.O. del GENOA comunica che DOMENICA 11 SETTEMBRE 2011 lo stadio si presenterà senza gli storici vessilli rossoblu. Dietro ad ogni striscione appeso c’è storia, passione e tanto sacrificio, parole che con i calciatori di oggi non c’entrano nulla. Lo stadio rimarrà spoglio come la coscienza di chi protesta per guadagnare sempre di più alle spalle degli italiani martoriati da mutui, bollette, e stipendi fermi da venti anni.

La T.O ritiene opportuno anche RIMANERE IN SILENZIO PER TUTTO IL PRIMO TEMPO della partita, per far capire, se mai ce ne fosse ancora il bisogno, che senza il tifo organizzato, tutto il bel mondo dei calciatori e delle società di calcio, fatto di milioni e di veline non esisterebbe e allora si, che quei giovanotti in pantaloncini si renderebbero conto del vero significato della parola LAVORO.

Siamo arrivati al punto di non ritorno, ragazzi milionari che parlano di diritti negati e società di calcio che non trovano nuovi stratagemmi per non pagare le tasse e che si fanno i dispetti ai danni dei tifosi. Oggi dove il calcio è solo business fatto di sponsor e scommesse l’ unica parte sana rimasta in questo sport, pare ovvio, è la tifoseria , siamo NOI TIFOSI . NOI TIFOSI, gli unici a pagare sempre sulla nostra pelle, gli unici e soli a subire decisioni e atteggiamenti dettati dal dio denaro , ostaggi di leggi incostituzionali, NOI TIFOSI siamo indignati, ma sempre presenti con la nostra passione per il nostro blasone.

NOI TIFOSI DICIAMO BASTA !! NOI VOLTIAMO LE SPALLE A QUESTO CALCIO avrete solo la nostra indifferenza! La TIFOSERIA ORGANIZZATA DEL GENOA INVITA TUTTI I GENOANI PRESENTI alla partita A VOLTARSI DI SPALLE DA QUANDO LE SQUADRE ENTRANO IN CAMPO FINO AL FISCHIO D’INIZIO.

Una protesta significativa e sana come lo sono i tifosi del Genoa !

La TIFOSERIA ORGANIZZATA DEL GENOA.


45enne muore dopo manganellate dei carabinieri



Dal mio blog personale:
http://antoniolucignano.blogspot.com/2011/09/45enne-muore-dopo-manganellate-dei.html

L'ARENA è il quotidiano di quella città (innominabile) in cui gioca la squadra che più odio al mondo.
Il giorno 2 settembre, l'ARENA ha pubblicato un articolo in cui si parla di un 45enne, Roberto, tifoso della squadra locale, morto in maniera ancora inspiegabile.
La madre, Elsa Riva, racconta: “È tornato a casa dopo la partita e stava già male. Mi ha detto che c’era stata una rissa ed era stato picchiato dai carabinieri [...]. È tornato verso le 23 ed è andato a letto, ma non ha dormito tutta la notte perché stava male e così la mattina è andato all’ospedale di Borgo Roma [...]. Quando è tornato, mi ha detto che lo avevano visitato, ma era risultato negativo a tutti gli esami; anche quella notte, però, i dolori non lo hanno fatto dormire".
Il lunedì mattina, Roberto è stato trasportato da un'ambulanza all'Ospedale di Borgo Roma. All'una di notte, è morto.

Causa della morte? Non si sa, però si immagina.
Nessun telegiornale ha parlato di questo episodio.
Nessun "Pomeriggio 5" o "Vita in diretta" hanno dedicato un minuto a questa vicenda.
Le forze dell'(dis)ordine continuano impunemente ad operare, senza un numero distintivo sul casco o sulla divisa che consenta a noi di denunciare eventuali abusi o sorprusi.
E tutto continua, in un lento scorrere verso la decadenza più indecente.
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