sabato 30 ottobre 2010

AUGURI DIEGO

TI SEI SCHIERATO IN PRIMA LINEA COME UN VERO NAPOLETANO PER COMBATTERE IL RAZZISMO DEL POPOLO ITALIANO...ANCHE SE LE TUE GIOCATE APPARTENGONO AL PASSATO IL NOSTRO CAPOPOLO NON ABBIAMO MAI DIMENTICATO!!! AUGURI D10S

giovedì 21 ottobre 2010

NAPOLI - Liverpool








Ci siamo. Dopo anni di tribolazioni, sofferenze, retrocessioni, fallimenti, siamo arrivato al match con il Liverpool, valevole per la Coppa Uefa (che qualcuno chiama Europa League).

In nottata c'è stato qualche problemino per le strade di Napoli: poca roba, gli inglesi sono già stati dimessi. Forse qualcuno di loro ha confuso Napoli con Milano: pensavano di venire a Napoli e camminare impunemente per la città, intonando cori alle 3 di notte, bevendo come cessi e rompendo i coglioni. Ma Napoli non è Milano. Se si vogliono atteggiare ad hooligans, qui non c'è minestra. Se stanno buoni, tifano per la loro squadra e se ne tornano nella loro nebbiosa patria, nessuno romperà loro i coglioni.
Ovviamente ora diranno che difendo la violenza: falso. Io condanno la violenza, quando è gratuita. Un branco di 20 deficienti che scende alle 3 di notte per pestare presunti tifosi di un'altra squadra, quando non scenderebbe mai per difendere il proprio posto di lavoro, si qualifica da solo.
Io condanno i pennivendoli di regime. Io condanno Sky Sport 24 che ripete da stamattina questa notizia, come per dire: non andate allo stadio, non andate in trasferta, compratevi la partita su Sky (Murdoch) o su Mediaset Premium (Berlusconi). Io condanno che una scazzottata diventi L'EVENTO di una notte. Io condanno che stamattina, il padre che voleva andare col figlio allo stadio, dopo aver sentito decine di volte la notizia di scontri tra napoletani ed inglesi, non ci andrà. Io condanno che chi voleva andare in trasferta a Liverpool, adesso per paura non andrà. E questo perchè? Perchè 20 persone hanno picchiato stanotte alle 3 qualche tifoso del Liverpool. Quindi 20 persone diventano "gli ultras napoletani", o peggio ancora "i napoletani" in genere. Questo episodio che conta un cazzo diventa l'episodio fondamentale del pre-partita.
Ecco cosa fa il Sistema, il regime. Ecco cosa fa.

Stasera il Tempio, meglio noto come stadio San Paolo, sarà pieno. Certo, i tifosotti occasionali hanno già preparato le sciarpette rosa, inamidato la camicia e lavato il giubbino di marca. Contro questa feccia poco possiamo fare: possiamo solo tifare PER LA MAGLIA azzurra, strafregandocene di gente che magari non conosce un coro, o ha difficoltà a riconoscere i giocatori del Napoli.


Voglio parlare ai ragazzi che stavano con noi ad Avellino, quando Sergio Ercolano morì; voglio parlare ai ragazzi presenti a Napoli - Chieti, terminata 1 a 2; voglio parlare ai ragazzi presenti a Manfredonia, San Benedetto o San giovanni valdarno: questa serata è per voi. Voglio parlare a chi era in Romania, a sostenere la squadra mentre gli occasionali già si preparavano per "andare a vedere il Liverpool": questa serata è per voi.

In ogni coro, in ogni gesto, in ogni sguardo. Stasera voglio vedere la grinta di chi ha mangiato merda per anni, subendo sorprusi indicibili, repressione e condanne preventive. Voglio vedere la grinta di chi, a testa alta e a gamba tesa, ha attraversato ogni istante buio della storia recente del Napoli.

Ragazzi, stasera voglio vedere la parolina magica: MENTALITA'.

Vi voglio bene.

martedì 19 ottobre 2010

I buchi della sicurezza negli stadi

Altro che TESSERA DEL TIFOSO: qui manca l'abc della sicurezza! Ennesima dimostrazione dell'inefficienza di Maroni e di coloro che governano il Sistema Calcio.


Da Repubblica.it

Allarme stadi, ad una sola settimana da Genova. Lo ha denunciato un servizio, trasmesso ieri sera da "Striscia la notizia" su Canale 5 e che ha fatto il record di ascolti. Valerio Staffelli, informa una nota, ha dimostrato che, acquistando ticket dai bagarini, "è possibile accedere agli stadi di Torino, Roma e Palermo eludendo i controlli, senza alcuna difficoltà. L'ostacolo che dovrebbe essere rappresentato dal biglietto nominale che. in realtà, mai viene controllato dalla sicurezza".

All'ingresso di ogni stadio inoltre, "i complici di Striscia la Notizia non vengono mai perquisiti e riescono a portare sia in curva che in tribuna un oggetto sospetto, di importanti dimensioni che potrebbe essere un'arma potenzialmente molto pericolosa". Si trattava invece solo di un salame, per fortuna... Ma le falle agli ingressi sono state evidenziate: un problema solo di steward? Chi li controlla? La polizia o le stesse società che li ingaggiano? Non dimentichiamo che gli steward vengono pagati poche decine di euro, e non hanno (al momento) una sufficiente tutela giuridica: perché mai dovrebbero rischiare? Non era meglio lasciare certi controlli alla polizia? E i tornelli funzionano? A cosa servono i biglietti nominativi? Non parliamo poi della tessera del tifoso: ci hanno guadagnato soprattutto le banche, anche perché i club (salvo rare eccezioni) non si sono mai interessati ai loro tifosi. Pochissimi sostenitori vanno in trasferta, anche con la tessera: e c'è sempre il rischio che chi non ce l'ha venga a contatto con le tifoserie avversarie (e in qualche caso anche nemiche). Il senatore radicale Marco Perduca ha rivolto un 'interrogazione urgente al ministro Roberto Maroni sul derby di Roma, in programma alle ore 15 del 7 novembre. Tema: la gestione dei biglietti, delle curve, fra "tesserati" e non. Il questore di Roma, Francesco Tagliente, si sta già interessando da tempo al problema, soprattutto per quanto riguarda la tribuna Tevere, dove in passato c'erano stati non pochi problemi. Una cosa è certa, la tessera ha complicato le cose a tutti: la stessa gestione della sicurezza adesso comporta aspetti nuovi, molto più complessi. Non si sa se in vista del derby romano le due tifoserie, unite dall'avversione nei confronti del "tesseramento", faranno manifestazioni di protesta all'esterno dell'impianto. Ma certo il clima non è idilliaco.

Roberto Maroni ha promesso un decreto legge per dare più poteri agli steward, equiparandoli ai pubblici ufficiali, e ha anche promesso di reiterare il decreto sull'arresto in flagranza differita (decreto lasciato scadere il 30 giugno scorso, senza che nessuno al Viminale se ne accorgesse...). Per ora questi provvedimenti non si sono visti, forse verranno presentati in un prossimo consiglio dei ministri. Ma sarebbe il caso che tutta la materia venisse affrontata con maggiore attenzione, a cominciare dai controlli allo stadi.

sabato 16 ottobre 2010

ONORE AI GRIFONI PRESENTI A ROMA

CALCIO, GENOA; TIFOSI GRADINATA NORD A ROMA ANCHE SENZA TESSERA


Il divieto di assistere alla gara Roma-Genoa per i tifosi residenti in Liguria non in possesso della tessera del tifoso non fermerà i supporter rossoblù. Lo annunciano oggi con un comunicato firmato "Gradinata Nord". I tifosi non commentano quanto avvenuto ieri sera allo stadio Ferraris ma scelgono di far sentire così la loro voce: "La Tifoseria del Genoa senza tessera del tifoso ha deciso di andare sabato a Roma. Riteniamo che il comportamento tenuto nelle precedenti trasferte sia un motivo più che valido per esercitare il nostro diritto di cittadini liberi di poter assistere alla partita, quindi andremo a Roma con i pullman e anche solo fuori dall'Olimpico ma ci saremo". "Questa è una battaglia sui diritti fondamentali che non si possono avere solo in virtù di una tessera - concludono nel comunicato - e sostenere il Genoa 1893 è il nostro unico scopo quindi vi invitiamo tutti a venire con noi. Liberi di tifare Genoa".


ONORE AI FRATELLI GRIFONI...ODIO ETERNO PER IL LEGHISTA MARONI

Tifosi Occasionali

Riceviamo e pubblichiamo da Lucas Marin:

"Se avessi vissuto sempre qui, coltivando la mia passione per il gioco del calcio e per il tifo verso il Napoli, sarei stato presente durante ogni partita anche nell’inferno della serie C1.

Ora, come Cenerentola, da quell’inferno in 6 anni siamo riusciti a tornare tra le grandi e competere per uno dei tornei più importanti d’Europa.

Il destino ha voluto che il 21 ottobre e il 4 novembre dovremo affrontare una delle squadre più famose del mondo: Liverpool FC.

Era ora. Ci riprendiamo la storia dopo gli anni d’oro ormai lontani. Ma quello che mi infastidisce purtroppo, è quella massa di gente che allo stadio non c’è stata durante il periodo buio.

Le 2 Curve non hanno mai smesso di cantare anche quando la società è fallita. Si spendevano i soldi per biglietti di partite che statisticamente non valevano niente. Invece i settori laterali erano deserti, la gente per bene non aveva interessi a vedere quelle partite durante il 2004 (esempio).

In quelle Curve la gente non ha mai mollato, io magicamente da 2 anni a questa parte ho recuperato la scintilla che mi legava a questo discorso da quand’ero piccolo e ho seguito ogni partita in qualsiasi modo anche dai Caraibi con l’internet a velocità ridotta e trasmissioni radio indecifrabili. Anche ora (più vicino ma senza soldi)… ci sono sempre in quel vecchio stadio.

INVECE ora, noi che ”viviamo” per questi colori, troviamo 400 persone fuori alla biglietteria del quartiere alle 8 del mattino pronte a comprarsi quel bel biglietto per andare a vedersi (fondamentalmente) il Liverpool contro il Napoli. Le strade affollate, biglietti esauriti in poche ore, 55.000 paganti e una marea di gente contenta che allo stadio però non ci torna da secoli.

Mi sembra facile non stare nei panni quando la tua squadra deve giocare con degli storici campioni, no? Invece quando c’era solo il buio l’hanno abbandonata questa squadra.

Tifosi occasionali, magari quelli che a casa loro hanno sulla parete magliette di squadre del NORD, magari quelli che compreranno per la prima volta dopo anni un biglietto e metteranno la foto su facebook. Magari quelli che affollano le strade oggi per il Liverpool senza sapere com’è fatto lo stadio. Poi ci criticheranno a noi, tifosi di Curva e Ultras sempre presenti, per quello che facciamo, per quello che cantiamo e per come pensiamo.

”Ma gioca Fernando Torres nel Liverpool? Grande! allora mi vado a vedere la partita!” ”Ma viene veramente il Liverpool? Uà, allora m’aggi’ accattà nu bigliett!”

Bello salire e sedersi sul carro in questa strada in discesa, ma questo carro viene da una grande salita; secondo voi chi l’ha portato fin qui?

Lucas Marin "

Avanti così. Chi come noi stava a Napoli - Chieti 1 a 2, chi si è fatto trasferte in posti sconosciuti ai geografi, chi ha lottato per non vedere Napoli e il Napoli in serie C, non potrà mai essere messo sullo stesso piano di chi oggi, con la sciarpetta rosa e gli occhiali alla De Laurentis, si atteggia a tifoso del Napoli.
Dove cazzo eravate?

Per voi c'è il Liverpool. Per noi c'è il Napoli.
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giovedì 14 ottobre 2010

Ivan Bogdanov e il ministro leghista




Dal blog L'OLIGARCA http://antoniolucignano.blogspot.com/2010/10/elogio-di-ivan-bogdanov.html

E' stato capace di monopolizzare l'attenzione di tutt'Europa. Armato di passamontagna, tronchesina, maglietta con tibie e teschio, tatuaggi in bella vista.

E' entrato in uno stadio italiano, dove - secondo le normi vigenti - non si può entrare con una bottiglia d'acqua provvista di tappo, con un passamontagna ed una tronchesina, ed è stato per quasi un'ora a tagliuzzare la rete di protezione senza che NESSUNO muovesse un dito.

Ivan Bogdanov è un genio... del male, forse, ma certamente un genio. Tutto ciò che egli voleva, ha ottenuto: visibilità per se stesso, per il suo popolo e per gli ideali ultranazionalisti di cui è portatore.

Cosa risponde il ministro Maroni a chi gli fa notare che le forze dell'ordine non sono state capaci nè di prevenire, nè di fermare lo spettacolo indegno che tutti hanno visto? Dice che, grazie alla polizia, si è evitata una carneficina. Tradotto: siccome la polizia italiana ha saggiamente evitato di entrare nel settore ospiti, non c'è stato spargimento di sangue.

Quindi non fa niente che i serbi girassero già dal pomeriggio per Genova (città tristemente nota per altri scontri) a sfasciare vetrine e a fare a botte. Non fa niente che in uno stadio italiano siano entrati forbici, passamontagna, fumogeni (cosa vietata da ANNI per noi poveri tifosi italiani). L'importante è che non ci sia scappato il morto. Perfetto.


Come mai, caro ministro leghista Maroni, a me è impedito entrare in uno stadio italiano con tronchesina, passamontagna e fumogeni?

Come mai, caro ministro leghista Maroni, prima di entare in uno stadio italiano devo gettare per terra il tappo di una bottiglia d'acqua?

Come mai, caro ministro leghista Maroni, non sono stati effettuati i controlli di routine che io e milioni di tifosi siamo costretti a sorbirci ogni partita?

Come mai, caro ministro leghista Maroni, il sindaco di Genova afferma: "Per conto mio questa è una responsabilità soprattutto del ministro Maroni. Il fatto che non si riesca a mettere in atto una prevenzione che impedisca a 400 persone di mettere a fuoco una città, questo qualcuno me lo deve spiegare"?

In attesa che ella (non) risponda a queste domande, e in attesa della tessera del tifoso anche per il Sindaco ultras di Genova, NON le auguriamo ogni bene e NON le porgiamo

Distinti Saluti

venerdì 8 ottobre 2010

Fino all'Ultimo Grido

Quasi ad ogni partita, i tifosi avversari ci cantano "NOI NON SIAMO NAPOLETANI".
E' successo anche a Genova contro la Samp e a Cesena.
Specie quando le squadre di casa passavano in fantaggio, le tifoserie indigene intonavano il coro.

A fine partita, però, il Napoli rimontava e vinceva...
e il Popolo Partenopeo poteva orgogliosamente cantare in faccia agli indigeni:

"VOI NON SIETE NAPOLETANI""





Complimenti al meridionalista Angelo Forgione per lo splendido video

domenica 3 ottobre 2010

Una bella domenica

Due piccole immagini di una bella domenica.
Mentalità, guagliù. In ogni cosa della vita che fate.
Mentalità.




S.chiaffi P.artenopei a Q.uesti R.omani


NAPOLI - Roma

Una volta sarebbe stata una partita in cui due grandi tifoserie davano il meglio di loro.
Oggi, grazie alla tessera di Maroni, non ci sarà nessuno spettacolo sugli spalti.
NAPOLI - Roma: nessuno spettacolo.
Che amarezza.

Questo blog per tutta la settimana ha volontariamente avuto un profilo basso. Nessun aggiornamento. La delusione è enorme: hanno rovinato il calcio. La rabbia è tanta: reagiremo.
Forza Napoli.