martedì 25 dicembre 2012

AUGURI...

IL BLOG AVANTI A GAMBA TESA AUGURA A TUTTI GLI AMANTI DEGLI ANTICHI VALORI DEL CALCIO BUONE FESTE!

NO AL CALCIO MODERNO

lunedì 10 dicembre 2012

TRASFERTE LIBERE...


E' passato oltre un anno dal mio trasferimento a Milano, ed ieri, al Meazza non potevo mancare.
Inutile ribadire che questo blog si è sempre schierato contro la Tessera di Maroni, e solo grazie al cambio di residenza ho potuto acquistare il tagliando della partita. Fin qui nulla di strano se non fosse per il fatto, che non avendo la tessera, e non potendo comprare il settore ospiti, ci sono entrato lo stesso con un biglietto di un altro settore...ennesima dimostrazione del fallimento di tutto il meccanismo voluto dell'ex ministro leghista.
Fatta questa doverosa precisazione, veniamo a noi. E' la quarta volta che vado a San Siro, ed ogni volta mi trasmette delle emozioni incredibili, non a caso viene definito la scala del calcio.
Come detto prima, ero insieme ai fratelli partenopei, tanti club presenti, molti del nord Italia, ma anche tanti tifosi provenienti dalla Campania, direi tutto sommato un buon numero. 
Naturalmente, senza i gruppi il tifo non è stato dei migliori ciò nonostante per buona parte della partita abbiamo cantato più della Curva Nord.
Lontani anni luce il tifo del 31/08/2008 a Roma, chi c'era sa bene di cosa parlo...45 minuti (entrammo nel secondo tempo) di grande tifo, massicci, compatti, in dieci rimontammo il goal di Aquilani. Che giornata!
Ritornando ad ieri, c'e' grande rammarico, padroni del campo per quasi tutto il match ma senza ottenere un risultato positivo. Disattenzioni che ci hanno condannato, ma alla squadra non si può dire nulla, hanno lottato fino alla fine, e per noi, questo è bastato per applaudirli a fine gara nonostante la sconfitta. 
Dopo quasi un'ora lasciamo il settore, ritorno a casa infreddolito, ma in fondo orgoglioso del Napoli e di essere napoletano.
Ciao fratelli ovunque voi siete.

NO ALLA TESSERA - TRASFERTE LIBERE



domenica 9 dicembre 2012

Inter - NAPOLI, molto più di una partita


San Siro sarà pure la Scala del calcio, ma per i tantissimi fratelli napoletani che vivono e lavorano a Milano, in Lombardia e in tutto il Nord, la partita di stasera conterebbe tantissimo anche se si giocasse su un campetto di periferia. Quando il Napoli gioca al nord, il nostro popolo si mobilita ed attende trepidante un piccolo riscatto sociale. Non parlo di quelli che andranno allo stadio, ma di quelli che al massimo se la possono vedere in pizzeria, o in casa magari invitando qualche altro napoletano perchè stasera bisogna stare insieme. Più di altre volte.
La classifica dice che l'Inter è una diretta concorrente del Napoli per i vertici del campionato. Ma questo aspetto, per quanto importante, è secondario: la cosa più importante, quando si gioca contro gli squadroni del nord nelle nebbiose lande prealpine, è essere consapevoli di rappresentare un Popolo, molto più che un agglomerato di tifosi.
Questa responsabilità hanno sulle spalle i ragazzi che stasera scenderanno in campo, e lo devono sapere. Ogni volta che entreranno in scivolata o contenderanno un pallone, ogni volta che affonderanno il tackle o salteranno di testa, ogni volta che tireranno in porta o si opporranno agli attacchi avversari, i calciatori devono sapere che è come se fossimo noi a fare quella scivolata o quel tiro.
Il risultato è casuale, la prestazione no.
Lottate per 95 minuti per tutti coloro che lottano 365 giorni all'anno, subendo offese continue perchè appartenenti, per nascita o per stirpe, al popolo partenopeo.

lunedì 3 dicembre 2012

VERGOGNA...


GOBBO: ULTRAS NON SEI MAI STATO...CON LO STRISCIONE DEL DERBY ME L'HAI CONFERMATO!!!

sabato 1 dicembre 2012

Napoli - Pescara 8-2 (1988- '89)




In barba alla scaramanzia, posto questo vecchio video.
Ero allo stadio, quel giorno. In curva A. Ricordo ancora la gioia riempirmi gli occhi, e gli occhi assistere ad uno spettacolo unico.
Quel Napoli ha fatto la storia, e quella partita è segnata indelebilmente nei cuori di tutti i tifosi partenopei.

Potrei sbagliare (avevo 8 anni, ero uno scugniziello), ma quella fu la giornata in cui, per la prima volta, sentii cantare il "Porompompero". E ciò mi fa ricordare un'altra cosa: Napoli - Lecce, e tutto lo stadio (curve comprese) a cantare il Porompompero. 
Napoli - Pescara mi fa anche venire in mente un vecchio capotifoso della curva A, che assomigliava (per capigliatura) incredibilmente ad Alemao.

Ricordi forse confusi di quando nacque un'amore che ancora arde.

martedì 27 novembre 2012

Ecco Cellino... ecco che razza di uomo è...



Cellino pezzo di merda!

giovedì 22 novembre 2012

Avanti in Europa!



Il netto fallo da rigore subito da Cavani, e trasformato dallo stesso, da al Napoli i 3 punti decisivi per superare il turno di Coppa Uefa. Non saranno contenti i pochi o i tanti che si auguravano una eliminazione, così il Napoli si sarebbe dedicato anima e corpo alla conquista dello scudetto.
Noi, come è noto, non siamo MAI stati tra questi. Noi vogliamo, anzi PRETENDIAMO, sempre il massimo impegno in ogni partita, sia essa di campionato o coppa. Non è la manifestazione che ci interessa, ma la mentalità!

E a proposito di mentalità... guardate la foto sopra.
Sempre ESTRANEI ALLA MASSA, esempio di mentalità, SETTEGIORNISUSETTE!

sabato 17 novembre 2012

NAPOLI - Milan



Quando cominciai a seguire il calcio, le avversarie storiche del Napoli erano le milanesi: il Milan degli olandesi e l'Inter dei record. Ricordo ancora il gol di Maradona di testa da fuori area, a scavalcare Giovanni Galli: ero allo stadio, avevo 8 anni, e me lo ricordo come se fosse ora.
Ma il mio personalissimo ricordo più bello riguardante Napoli - Milan è il gol di Di Canio che sta qui sopra. Un autentico capolavoro. Un Napoli operaio battè un Milan di fenomeni (questi erano gli Invincibili, squadra capace di non perdere per più di 50 partite consecutive) e mise una seria ipoteca per la qualificazione in coppa Uefa. L'allenatore era Lippi, che l'anno successivo sarebbe passato alla Juve dando il via al ciclo vincente del club bianconero, e Paolo Di Canio era un giocatore talentuoso che, però, non aveva ancora mantenuto le promesse. Era a Napoli in prestito, fece un bel campionato ed ovviamente l'anno successivo quel  pappone di Ferlaino non provò nemmeno a riprenderselo.

Io ero allo stadio. Curva B. Settore Fedayn.
Avevo 13 anni.
Ero già senza voce.
La partita era tesa, equilibrata.
Buso lancia Di Canio, ed io lo vedo.
Sotto di me.
Dribblare una volta.
Una seconda volta.
Una terza, col tacco.
Tiro di sinistro e palla sotto l'incrocio.

Buio.
Ruggito.
Spintoni e strattoni.
Comincio a "ruciuliare" quasi fino alla balaustra.
Insieme a me, tantissima gente che cade.
Che si abbraccia.
Che urla.
Che ride.
Che piange.

Che gol, fratelli. Che gol.

domenica 11 novembre 2012

Gabbo e il Gemellaggio




Due sono le cose importanti di questa domenica pallonara: il rinnovo del gemellaggio tra Napoli e Genoa e il ricordo dell'omicidio di Stato di Gabriele Sandri, alias Gabbo.
Tra Napoli e Genoa c'è il più antico gemellaggio della serie A, e solo quegli ignoranti papponi che governano il Sistema Calcio potevano impedirci, anni fa e più volte, di raggiungere Genova per motivi di ordine pubblico. Il ricordo più bello e recente è la promozione in serie A: in quel di Marassi, Genoa e Napoli pareggiarono garantendosi entrambe la promozione diretta (senza passare dai playoff). Ma tanti sono i Genoa-Napoli che meriterebbero di essere ricordati...
Come merita di essere ricordato Gabbo, ucciso da un esponente dello Stato Italiano S.p.a. esattamente cinque anni fa. Una sottospecie di Rambo che risponde al nome di Spaccarotella (che Dio ci dia vendetta, se esiste...) decise di sparare ad altezza d'uomo e di stroncare la vita di un ragazzo che, dopo una nottata di lavoro in discoteca, stava in auto coi suoi amici per andare a seguire la sua Lazio.
Proprio quella Lazio che oggi giocherà (di pomeriggio, come i tempi belli di una volta) il derby contro la Roma. 

Nel ricordo di Gabbo,
col fratello genoano,
contro ogni repressione,
libertà.

sabato 10 novembre 2012

I Napoletani dicono NO all'inno nelle scuole


Avete sentito la illuminante idea che hanno avuto i politicanti? Istituire la giornata dell'Unità nazionale, della bandiera e dell'Inno (17 marzo). Evito di ripetermi sulla sedicente unità nazionale, che in realtà è stata solo una occupazione militare del Regno delle Due Sicilie; ed evito anche di ripetermi sul tricolore massonico; voglio invece parlare di questo revanscismo protofascista che impone di insegnare e di cantare, nelle scuole pubbliche, l'Inno di Mameli.
Invece di insegnare la Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza e dall'Antifascismo, e di insegnare l'Educazione Civica, materia fondamentale per creare CITTADINI degni di questo nome... vogliono perdere tempo a creare NAZIONALISTI.
Beh, sono proprio contento che il sondaggio de Il Mattino (il più diffuso quotidiano napoletano) confermi quanto vado predicando da tempo: noi napoletani stiamo cominciando a capire che l'Italia non esiste, è una invenzione che ci ha portato solo sciagure economiche, politiche, culturali e sociali.

Bene così!

venerdì 9 novembre 2012

Lazio-Panathinaikos: sequestrati coltelli, tirapugni e mazze


E poi parlano di noi napoletani...

Tratto da: RomaToday

"Quaranta tra coltelli, tirapugni, mazze e circa trenta fumogeni: questo il bilancio dei sequestri di ieri intorno allo stadio.
L'occasione è stata quella della partita disputata ieri sera all'Olimpico in cui la Lazio ha battuto per 3 a 0 il Panathinaikos. Oltre al dato sportivo, si è però registrato anche quello più violento di alcuni tifosi che, grazie all'intervento delle forze dell'ordine, non sono riusciti nei loro intenti.

Infatti, sono stati rinvenuti diversi materiali atti ad offendere nascosti nei pressi dello stadio. I sequestri, avvenuti da parte delle forze dell'ordine, sono stati resi possibili dai controlli precedenti e durante la partita mirati a bonificare tutta l'area circostante l'Olimpico e, proprio nei pressi dello stadio, erano stati nascosti gli oggetti vietati.

Oltre al sequestro degli oggetti, avvenuto a carico di ignoti, una persona è stata sottoposta a Daspo per tre anni e denunciata per possesso di artifizi pirotecnici."

giovedì 1 novembre 2012

Murales


Lontani da te
stringeremo i denti.
Torneremo a sostenerti
e saranno ancora incidenti.

mercoledì 31 ottobre 2012

Atalanta - NAPOLI


martedì 30 ottobre 2012

Tanti auguri, Diego


lunedì 29 ottobre 2012

Incompetenza, sudditanza o malafede?

Chi segue questo blog da anni, sia che lo apprezzi sia che lo denigri, avrà notato che raramente parliamo di arbitri. Consideriamo l'errore arbitrale come un errore di un qualsiasi calciatore.
Va, però, detto che da Pechino ad oggi il numero di errori clamorosi è aumentato, nonostante vi siano due arbitri in più in campo.
Per fugare qualsiasi complottismo, parole non dette, zone d'ombra e cose varie, vorrei una bella e spassionata riflessione su un tema che non interessa molto gli ultras, ma in genere i tifosi.
Secondo voi, gli errori arbitrali sono frutto di incompetenza, sudditanza nei confronti del potere politico ed economico del calcio (Juve, Milan, Inter), o malafede?

domenica 28 ottobre 2012

Stasera contro il Chievo Merdona vogliamo una riscossa

I tre palloni presi in Ucraina pesano. Il cinepresidente magari se ne fotte della coppa Uefa, Mazzarri probabilmente pensa che sia l'anno giusto per lo scudetto e quindi continuerà a snobbare la manifestazione europea, ma noi ci siamo rotti i coglioni di andare in trasferta in Europa e prendere tre palloni ogni volta, insieme a prestazioni individuali e collettive indegne.
Dite che il campionato conta più di tutto? Beh, noi NON SIAMO D'ACCORDO!
Cmq stasera c'è il Chievo, compagine che viene da quella città di merda piena di gente di merda, razzisti del cazzo e feccia umana varia. Vediamo proprio quale grande prestazione farà la squadra.

Fieri di chi non ha accettato la maglia! 

venerdì 26 ottobre 2012

SOLO GLI ULTRAS VINCONO SEMPRE...


Chi fa oltre 2000 km per sostenere il Napoli, chi si sobbarca una trasferta tutt'altro che agevole, chi da anni (nel bene e nel male) è presente, chi ha cantato incessantemente nonostante il risultato e la bolgia del tifo di casa, ai 162 ULTRAS va detto grazie. Ancora una volta hanno manifestato la vera mentalità ultras, con un semplice gesto e privo di violenza (per il rammarico di chi è pronto a puntare il dito), dopo la prestazione a dir quanto penosa, hanno rifiutato l'unica cosa che ci lega ancora a questo pseudo sport: LA MAGLIA. Caro Mazzarri, caro mister da 2 milioni e mezzo a stagione ricordiamo anche a te, come facciamo da anni con il Cinepresidente, che meritiamo rispetto sempre perchè...NAPOLI SIAMO NOI!!!

giovedì 25 ottobre 2012

Dnipro - Napoli: una partita importante


Sembra strano, ma non lo è. Dnipro - Napoli è una partita importante per noi napoletani, che vogliamo andare avanti in Coppa Uefa e vogliamo provare a vincerla. Purtroppo non è dello stesso avviso la società e, soprattutto, l'allenatore: per entrambi, la Coppa Uefa è una coppetta, meglio puntare sul campionato.
E allora ecco che in campo vanno le riserve: squadra stravolta e dita incrociate, nella speranza di ingarrare la prestazione come contro l'Aik Solna e di evitare figuracce come contro il PSV.
E' giusto partecipare ad una competizione europea con questo spirito? Personalmente, non sono d'accordo. Sia perchè ogni anno si fa tanto per cercare di andare in Europa (Coppa Campioni o Coppa Uefa), sia perchè è un palcoscenico prestigioso, sia perchè chi negli ultimi anni ha vinto la Coppa Uefa o comunque è stato protagonista ha attirato giocatori di alto livello, sponsor e investimenti. Quindi ci sono tutti i motivi per puntare anche sulla competizione europea.
E' chiaro che questo discorso è rivolto a società e allenatore. I tifosi non fanno differenze e non sono "choosy", come direbbe il ministro Fornero. Per noi conta solo il Napoli, in ogni partita e in qualsiasi competizione.


martedì 23 ottobre 2012

In memoria di Sic

Non era un tifoso napoletano, ma amava Napoli e i napoletani. Suo padre, un grande e dignitosissimo uomo, ha sempre detto che Marco aveva un carattere molto simile a quello di noi napoletani: giocoso, gentile, affettuoso quasi fino all'invadenza, chiassoso, rumoroso, felice.

Ad un anno dalla morte, vogliamo ricordarlo così... semplicemente così...






sabato 20 ottobre 2012

Cori veronesi contro Morosini

Poi mi chiedono perchè odio Verona più di ogni altra squadra, ogni altra città e i veronesi più di ogni altro popolo... 
Durante la partita Livorno - Verona, quella feccia umana dei tifosi dell'Hellas ha intonato cori contro Mario Morosini, giocatore morto d'infarto la scorsa stagione. Frequento le curve da talmente tanti anni da sapere cosà è lecito e cosa non si fa. Mai. Ciò che hanno fatto quei maiali veronesi è inqualificabile, intollerabile, inaccettabile. Le tifoserie gemellate con quella razza dovrebbero rompere il gemellaggio, ma non hanno le palle per farlo.

Bene. Questa è anche una risposta a coloro che si chiedono come mai noi Napoletani fischiamo l'inno italiano e siamo contro l'Italia: se l'Italia prevede che noi e quei cessi subumani dobbiamo considerarci un solo Popolo, noi non ci stiamo. 
Noi non possiamo mischiarci con quegli esseri, che rappresentano NON una minoranza, ma la MAGGIORANZA di quella città. Noi non possiamo appartenere alla stessa nazione di quelle munnezze.

Juve - NAPOLI: occasione per sprovincializzarsi

Premessa: scrivo questo post esprimendo, COME SEMPRE, una opinione personale.

Sono giorni, settimane che sento frasi come queste: "Dobbiamo vendicare Pechino", "Napoli - Juve è LA partita", "Battere la Juve è quasi un obiettivo stagionale", "La Juve rappresenta il Potere del calcio", ecc... ecc...
Stronzate. Grandissime stronzate.
Battere la Juve è sicuramente bellissimo, sia per il blasone degli avversari sia per i furti che hanno fatto nella loro storia (non è opinione, ma ci sono sentenze che lo deliberano). Però, porco cazzo, battere la Juve vale 3 punti e non credo minimamente che per loro la partita contro il Napoli rappresenti chissà cosa.
La tifoseria partenopea, eccezion fatta per le curve, è ancora un po' troppo provinciale. "Finchè vivrò odiero la Juventus" è un coro che non ho mai cantato e mai canterò. Perchè in diciotto anni di curva agli juventini ci ho pisciato in testa perchè sono una tifoseria di merda. Forse solo i Drughi si potrebbero salvare, ma gli anni di Fighters e Irriducibili sono stati penosi: la tifoseria bianconera è degnamente rappresentata da Mughini e Pavan.
Chi ha vissuto la curva sa che LA partita è quella contro l'Hellas Verona, contro l'Atalanta, non certo contro quelle latrine bianconere. Lo dico chiaro e tondo: tra vincere oggi e perdere la prossima, o pareggiare oggi e vincere la prossima, io scelgo la seconda. Senza dubbio. Dobbiamo piantarla di essere così provinciali e accontentarci di battere la Juve, magari per sfottere qualche collega al laoro o scrivere su facebook qualche frase ad effetto. Noi dobbiamo battere la Juve solo e soltanto perchè è a pari punti con noi, perchè è una squadra del nord mafioso che ci affama ogni giorno e perchè a Torino ci sono tantissimi napoletani e meridionali a cui bisogna regalare una gioia, per quanto effimera.

Io me ne sbatto i coglioni di battere la Juve e poi perdere la prossima. Io non faccio i caroselli con le auto se non ho alzato una sfaccimma di trofeo o non ho vinto un campionato.
Juve - NAPOLI è una partita. Punto. Non mi accodo al fracasso generale della massa.
Estraneo alla Massa, cazzo.



sabato 6 ottobre 2012

Tutti insieme ad Imbrani

 
Questa notizia mi ha rattristato molto. Carmelo Imbriani è malato di cancro. Un male duro, cattivo, infame. Ora si sta sottoponendo a chemioterapie a Perugia, e credo che gli farebbe piacere sapere che tutti noi, che tutti gli ultras, anzi che tutto il San Paolo sia vicino a lui e alla sua famiglia in questa lotta. La partita più dura.
 
Questo è tratto da canalenapoli.it:
 
Carmelo Imbriani, nonostante la breve permanenza in maglia Azzurra, è rimasto nei cuori di moltissimi tifosi azzurri che ancora ricordano il gol del 2-1 che permise al Napoli di Boskov di battere l’Inter al San Paolo nel lontano 1995. Un mese fa pubblicammo la lettera di Pino Taglialatela in cui “Batman” rendeva noto il serio problema di salute con cui sta facendo i conti l’ex allenatore del Benevento, squadra con la quale era in ritiro fino a pochi giorni prima del ricovero.
Intervistato da Alfredo Pedullà, riportiamo dal sito del giornalista l’intervista integrale e auguriamo all’ex bomber del Napoli di vincere questa partita col destino, sicuramente la più importante della sua vita.
“Una storia incredibile. Il 13 luglio sono in ritiro in Sila con il Benevento, non riesco a dormire la notte. Una settimana dopo violento acquazzone e 40 di febbre: temperatura fissa, un incubo. Resisto, penso che prima o poi passa, ci tengo troppo alla mia avventura da allenatore. Ma il 20 non ce la faccio più. E chiedo alla società di tornare a casa. Mi faccio visitare a Benevento, per due giorni non riescono a capire. Poi la sentenza: broncopolmonite acuta, brutta botta. Ma è solo l’inizio. Dopo un po’ trovano linfomi un po’ ovunque: una bastonata tra testa e collo, la broncopolmonite non era che una conseguenza.
Mi mandano a Perugia, all’inizio non accetto. Fino a quindici giorni prima sei con la famiglia, a mare, senza pensieri. E poi ti crolla tutto. Io neanche sapevo cosa volesse dire chemio. E poi scopri cose assurde per chi ha fatto una vita da atleta. Ti senti debole, cadono i capelli, non sei più tu. Soprattutto: non sai, neanche immagini cosa potrà accadere. E diventa sempre più dura.
Chi mi ha dato forza? Le persone più care, quelle che non ti lasciano mai. Mia madre Concetta si è trasferita a Perugia, non mi ha lasciato un minuto. Il pensiero di avere accanto mio padre Fernando, mia sorella Diamante e mio fratello Giampaolo mi ha dato grande sollievo. Ho metabolizzato tutto, ho messo una bella corazza. E la svolta è stata quando, poco prima di partire per Perugia per la chemioterapia, dicevo a mio figlia: “Tranquilla, papà va a fare gol e torna subito”. E come dimenticare l’affetto di Valeria, mia moglie, che tra un mese mi farà diventare padre per la seconda volta, lo chiameremo Fernando. Prima della mia odissea, ho rischiato di perdere lei e il bambino: queste situazioni ci hanno resi più forti.
Mi hanno telefonato in tanti, gente famosa e meno, i tifosi di tutte le mie ex squadre. Ma ci sono situazioni che ti restano dentro. I cori dei tifosi del Benevento, ogni domenica. La visita del mio presidente Oreste Vigorito a Perugia: si è presentato a sorpresa, tenendomi la mano per un’ora. La lettera di Pino Taglialatela che telefonava ogni sera anche se io avevo voglia di negarmi a tutti.
La chemio procede molto bene, ma so che stiamo parlando di una brutta bestia e che non bisogna mollare di un centimetro. Forse i medici mi daranno presto il via libera per andare a salutare la squadra. Jorge Martinez ha tutta la mia fiducia, facciamo coppia in panchina e anche nel nostro modo di vedere le cose. Il mio sogno è tornare in panchina, tuttavia so che dovrò avere pazienza. Jorge mi chiama tre volte al giorno, mi fa sentire il suo affetto.
Ma io, Carmelo Imbriani, farò gol al destino: l’ho promesso a mia figlia”.

venerdì 5 ottobre 2012

Si salvano solo gli ultras

 
Dopo la partita di ieri ci sarebbero tante cose da dire. Partendo dalla qualità della rosa, forse sopravvalutata dopo la partita con l'Aik Solna (che ha perso in casa con gli ucraini del Dnipro...), alla mentalità dimessa dei giocatori, al turn over radicale, e altro.
Ciò che mi piace ricordare di una serata che andrebbe invece dimenticata totalmente è la prova offerta dagli ultras partenopei, ancora una volta GLI UNICI su cui si può SEMPRE fare affidamento.
Hanno sostenuto la squadra senza sosta, hanno cantato anche sullo 0 a 3, e tutti hanno notato e apprezzato la mentalità dei napoletani.
 
Chi non aspetta momento per parlar male degli ultras napoletani ieri si sarà intossicato parecchio!
 
 
 

domenica 30 settembre 2012

DA 20 ANNI...IN PASTO AI LEONI

Oggi, 30 settembre 2012, per chi non lo sapesse (tifosotti e occasionali), è l'anniversario di uno dei migliori gruppi ultras partenopei: VECCHI LIONS.
Era il 30-09-1992, appena ventanni fa, quando una costola dei Blue Lions decise di staccarsi per formare il gruppo, che si posizionò nella parte alta della curva A.
Nella mia personalissima classifica degli ultras del Napoli, dopo i FEDAYN, al secondo posto ci sono i VECCHI LIONS. Sicuramente, oggi non sono più quelli di qualche anno fa, conducono una linea ben diversa dal resto della curva, ma il loro apporto canoro fa ancora la differenza.
Ruggisci ancora vecchio leone.

ONORE ALLA VECCHIA MENTALITA' LIONS

 

 


Reato di scavalcamento


Apprendo dal sito Tifonet.it:
In occasione della partita Napoli-Lazio gli agenti del commissariato San Paolo hanno contestato violazioni amministrative ad otto tifosi per mancato rispetto del 'regolamento d'uso', ovvero il corpus regolamentare che disciplina l'accesso e la permanenza a qualsiasi titolo all'interrno dell'impianto sportivo in occasione degli incontri di calcio.

Mentre erano in corso le operazioni di afflusso allo stadio i poliziotti hanno bloccato sei tifosi mentre stavano cercando di scavalcare il muro per entrare all'interno dello stadio. I sei sono stati denunciati per il reato di scavalcamento. Si tratta di giovanissimi, tre di Napoli, un avellinese, un salernitano e un casertano. Inoltre la polizia ha segnalato in Prefettura un giovanissimo in quanto mentre erano in corso i controlli ai varchi di prefiltraggio per l'accesso allo stadio e' stato trovato in possesso di tre grammi di marijuana.
La prima cosa che mi colpisce è che esiste - lo ignoravo, lo ammetto - il "reato di scavalcamento". Immagino esistano anche delle aggravanti (scavalcamento selvaggio, a gamba tesa, a piedi uniti, in concorso esterno, in associazione) e delle attenuanti (scavalcamento senza mani, a occhi chiusi, gioviale, femminile). Quando si dice che la giustizia italiana non funziona, bisognerebbe anche dire che intasiamo i tribunali con processi per reati ridicoli.
Per quanto riguarda questo pericolosissimo spacciatore che entra allo stadio con ben TRE grammi di marijuana, crediamo che sicuramente sia un esponente di un noto cartello di narcotrafficanti colombiani con base in Giamaica.
 
Questo è lo stato della giustizia negli stadi italiani.
Oggi Napoli a Marassi.
Genova è solo rossoblu.
 
 

mercoledì 26 settembre 2012

NAPOLI - Lazio: dal gol di Buso ai lucrosi IRR

 

Stasera c'è la Lazio. Sono lontani i tempi in cui questa partita significava anche confronto e scontro (non solo canoro...) tra noi partenopei e i burinotti. Una tifoseria che ha avuto qualche anno buono, indubbiamente. A volte si sono fatti preferire anche ai più numerosi romanisti, soprattutto nella mentalità. Hanno però avuto la grave pecca, per non dire l'onta, di sfruttare il loro crescente successo SOLO E SOLTANTO  a fini commerciali. Lo striscione qui sopra, esposto più di 10 anni fa, esprime bene il concetto. Ai tempi di Cragnotti, gli ultras laziali hanno smesso i panni degli ultras e sono diventati imprenditori, hanno aperto negozi, hanno fatto trasferte pagate. Appena Cragnotti ha passato la mano a Lotito (personaggio CHE NON MI E' AFFATTO simpatico) i lazialotti imprenditori travestiti da ultras non sono riusciti a magnare più. Ci sono state denunce, processi e condanne; minacce velate o meno, fratture nella tifoseria e tra tifoseria e dirigenza. Qualche fascistello ha messo su un gruppuscolo che fa politica invece di fare tifo. Poca roba, insomma.

Napoli - Lazio mi fomenta un ricordo: una clamorosa rimonta con gol di Buso nel finale. Ero allo stadio. Che goduria.

venerdì 21 settembre 2012

Svedesi accoltellati... dagli ultras!

"Tifosi svedesi accoltellati da ultras napoletani".
Embè, questa è la VERITA' propinata dai media di regime. Potrei dirvi che non c'è nulla di ultras in quei gesti, ma sareste in pochi a capire. Allora tenetevi la vostra verità: ultras napoletani accoltellano svedesi.

E' mai capitato un accoltellamento a Milano, in occasione di una partita di Inter o Milan? Si, due anni fa. 
Notizie al tg? Zero.
E' mai capitato un accoltellamento a Roma, in occasione di una partita di Lazio o Roma? Si. 
Notizie al tg? Una, il giorno dopo.
A Napoli diventa notizia. Da sparare in prima pagina o nelle breaking news, magari prima della tripletta di Vargas. Lo devono sapere tutti: a Napoli, quei bifolchi degli ultras lamano la gente. Quindi statevi a casa, non andate in trasferta a Napoli: rischiate di prendervi una coltellata, o il colera!
E tutti pronti a sputare merda sul movimento ultras partenopeo. Non vedono l'ora, lo so: la "Napoli bene", cioè quella che ci ha venduto ai politici di ogni risma, che fa accordi con la camorra per le loro aziende, che difende i cammorristi nelle aule di tribunali, che raccomanda i figli cocainomani, che osanna De Laurentis anche se fa o dice cagate spaventose, non si riconosce negli ultras partenopei.

Meno male. Avevo paura del contrario.
Saluti e baci.

giovedì 20 settembre 2012

In Europa, con Sergio nel cuore.

 



Stasera il Napoli farà il proprio esordio stagionale nella Coppa Uefa 2012/13.
9 anni fa, stasera si giocava Avellino - Napoli. Non si giocò, perchè uno di noi morì allo Stadio Partenio. Poi ci furono scontri e atti di rabbia, una "orda di indemoniati" (secondo la stampa nazionale) si riversò in campo spaccando tutto.
Il Napoli perse a tavolino per 3-0, l'Avellino si tenne il cospicuo incasso, e il Napoli dovette giocare 5 partite a porte chiuse in campo neutro.

Ero ad Avellino, quella sera. L'orda di "indemoniati" fu fatta incazzare a posta: furono fatti arrivare tutti nello stesso momento, stipati come sardine sopra bus di linea, e fatti scendere nello stesso istante davanti a poliziotti in assetto antisommossa SENZA CHE FOSSE ANCORA ACCADUTO NULLA. Ho personalmente visto partire una carica SENZA ALCUN MOTIVO, e gente sfuggire alle mazzate e scavalcare per salvarsi. Uno di questi, Sergio Ercolano, vide la pensilina cedere sotto i suoi piedi e cadde nel vuoto. I soccorsi arrivarono con colpevolissimo ritardo: le scene dei napoletani che provavano a rompere i cancelli perchè quei geni degli avellinesi non trovavano le chiavi per aprirli e fare entrare l'ambulanza li ricordate? Poi, sempre quei geni, lasciarono tutto aperto e chi era incazzato per il trattamento subito e per i ritardi colpevoli dei soccorsi scese in campo sfondando tutto ciò che c'era a tiro.

Ciò che sto dicendo non è LA VERITA', ma è ciò che HO VISTO E VISSUTO quella sera ad Avellino. Sicuramente ci saranno altre versioni. Io dico la mia.

In Europa, con Sergio nel cuore.

mercoledì 12 settembre 2012

Strage di Hillsborough, strage di Stato




Colpevolizzarono i tifosi, ma la colpa era delle forze dell'ordine. Imposero leggi liberticide per il "terrore hooligans", ma la responsabilità era del braccio armato dello Stato. Ci sono voluti 23 anni per mettere la parola "Verità" vicino ai nomi delle 96 vittime, e pensate che ancora oggi si utilizzano le medesime armi di disinformazione per criminalizzare gli ultras.
Allora fu la Tatcher e il suo governo liberticida, oggi sono i discepoli della Tatcher. Ma la sostanza non cambia: il Sistema impone e falsifica, mente e uccide, utilizzando il braccio armato della Polizia e delle forze dell'ordine.

La verità sulla strage di Hillsborough arriva dopo 23 anni. Tanto ci ha messo la giustizia inglese – e solo dopo una petizione popolare firmata da oltre 100 mila persone – per rendere pubblici i documenti sulla tragedia del 15 aprile 1989, il giorno in cui 96 tifosi del Liverpool morirono schiacciati contro le transenne o calpestati dalla folla a Hillsborough, lo stadio di Sheffield che ospitava la semifinale di FA Cup contro il Nottingham Forest. Le oltre 400mila pagine – rese note oggi dall’apposito comitato presieduto dal vescovo di Liverpool – assolvono finalmente la tifoseria dei Reds dalla consapevole opera di disinformazione messa in atto dal governo conservatore della Thatcher (che ha operato anche con l’aiuto di quotidiani amici come il Sun) e accertano invece la responsabilità delle forze dell’ordine, sia al momento strage che nel tentativo a posteriori di coprirla falsificando referti e documenti.

Con incredibile e colpevole ritardo, arriva finalmente un riconoscimento anche per i famigliari delle vittime, dopo che per due decenni la verità ufficiale aveva ripetuto loro che la colpa della carneficina era esclusivamente dei loro cari. Tanto che il primo ministro Cameron oggi ha dichiarato: “E’ chiaro che queste famiglie hanno subito una doppia ingiustizia. L’ingiustizia della tremenda tragedia, il fallimento dello stato nel proteggere i loro cari e l’imperdonabile attesa prima di poter scoprire la verità che ha generato l’ingiustizia della denigrazione di chi è morto, di chi sinora è stato ritenuto colpevole della propria morte. Quindi, a nome del governo e del nostro paese, chiedo scusa per quanto è accaduto e non è stato fatto a lungo”.

Quel giorno di aprile, a causa di un’errata gestione del contenimento da parte delle forze dell’ordine che lasciarono entrare nello stadio molte più persone del dovuto, si scatenò un’ondata di panico. Nel fuggi fuggi generale grandi e piccini – il più piccolo aveva 10 anni, il più anziano 67 – rimasero schiacciati contro i muri e le transenne, o morirono calpestati nel tentativo di trovare la salvezza entrando in campo o dirigendosi verso l’uscita. Siccome il putiferio scoppiò in concomitanza con l’inizio della partita (ore 15), la polizia, pensando fosse un’invasione di campo, con una serie di violente cariche compresse ancora di più i tifosi all’interno della Lepping Lane contribuendo a peggiorare la carneficina. Quello che emerge oggi è non solo la mancanza di coordinamento tra le forze dell’ordine, la loro responsabilità nel non aver individuato le cause del problema e nell’aver risposto nel peggior modo possibile. Fino a sottoporre i cadaveri dei bambini al test dell’alcol per dimostrare che fossero ubriachi. Ma anche e soprattutto l’aver falsificato almeno 164 documenti ufficiali che avrebbero provato la loro responsabilità.

Sotto accusa anche i servizi di soccorso, inadeguati e inefficienti. Peggio di tutti fece il medico legale incaricato, che alle 15,15 del pomeriggio – esattamente 9 minuti dopo la sospensione della partita e la contemporanea apertura dei cancelli che consentirono l’inizio del deflusso degli spettatori – decretò la morte per asfissia irreversibile di 94 persone rimaste a terra sugli spalti. Salvo che poi gli esami post-mortem lo smentirono, stabilendo che 28 delle vittime non presentavano alcuna ostruzione cardiovascolare e 31 avevano il cuore e i polmoni in funzione anche dopo l’ondata di panico, ed erano quindi vittima di asfissia reversibile e si sarebbero potuti salvare. Per non parlare di testimoni che dichiararono, inascoltati, di aver visto alcune delle vittime che ancora respiravano dopo le 15,15: l’ora in cui tutti dovevano per forza essere morti. Così quei 94 morirono effettivamente a Sheffield – un ragazzo morì in ospedale 4 giorni dopo e un altro 4 anni dopo in stato vegetativo quando gli staccarono il respiratore artificiale – ma solo per altrui negligenza e approssimazione. Non certo per colpa loro.

Da lì la campagna di disinformazione della polizia, che obbligò giovani reclute a falsificare documenti e testimonianze, e quella governativa, che raggiunse il suo culmine nella pagina pubblicata il 19 aprile dal tabloid conservatore The Sun. Sotto il titolo in prima pagina The Truth (La Verità), il Sun pubblicò un’inchiesta fasulla e passata alla storia su indicazione “di un parlamentare conservatore”, come ammisero poi il direttore e diversi giornalisti. In quelle pagine i tifosi del Liverpool furono dipinti come un manipolo di ubriachi violenti, e finti virgolettati raccontavano che i supporter superstiti avrebbero urinato sui cadaveri o, come sciacalli, si sarebbero avventati sui loro portafogli. Questa è rimasta, fino ad oggi, la verità ufficiale e giudiziaria. Nonostante, fin da subito, un’indagine parlamentare affidata a Lord Taylor – utilizzata poi anche per definire le nuovi leggi in materia di stadi: niente più recinzioni, obbligo dei posti a sedere etc – evidenziò con prove le responsabilità delle forze dell’ordine. Ma nessun processo tra quelli tenuti a vario livello ha mai potuto contare sulle oltre 400mila pagine secretate oggi. Adesso a Liverpool chiedono una sola cosa: che 23 anni dopo una seria indagine e un giusto processo abbiano finalmente luogo.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

sabato 8 settembre 2012

L'albo degli striscioni? Datevelo in faccia!



Ho aspettato due giorni prima di scrivere un post su questo argomento. Volevo evitare di scrivere qualcosa che potesse causarmi una denuncia per diffamazione di quei pezzi di merda che governano il Sistema Calcio. Adesso si sono inventati anche l'Albo degli Striscioni: tutti gli striscioni che vogliono entrare in uno stadio devono essere registrati. Un grave atto lesivo della libertà di espressione, perché le norme contro gli striscioni gravemente offensivi e razzisti ESISTE GIA', e basta solo applicarla. MA QUESTA CAZZATA dell'albo è davvero indecente, perché aumenta ancora il sistema repressivo all'interno degli stadi, che sono sempre più il terreno ove sperimentare tecniche di repressione di massa.
Se vado ad un corteo sindacale, devo registrare lo striscione? Se vado ad un comizio politico, devo registrare lo striscione? Se vado ad un concerto di piazza, devo registrare lo striscione? No! E perché in uno stadio devo registrarlo?

Io mi auguro che nessun gruppo aderisca, anche se già so che qualche gruppo di altre squadre farà ciò che il Sistema vuole. Così avranno gli stadi senza striscioni, semivuoti e freddi. La morte del calcio. A questo stanno arrivando.

domenica 2 settembre 2012

Che campo di merda...

I fans a prescindere di De Laurentis lo difenderanno ancora? Cerrrrto! Intanto stasera giocheremo su un campo indegno! Perchè la SSC Napoli ha cambiato società che cura il manto erboso? Mistero. Una bella figura di merda... Un campo pericoloso... E l'Uefa che si farebbe una grassa risata.

venerdì 31 agosto 2012

Sorteggio Coppa Uefa




C'è stato oggi il sorteggio di Coppa Uefa (che qualcuno chiama Europa League). Il Napoli ha beccato gli olandesi del Psv, gli svedesi dell'Aik Stoccolma e gli ucraini del Dnipro.
Devo approfondire la conoscenza delle tifoserie della compagine svedese e di quella ucraina, mentre gli olandesi sono già noti. Giudizio personale: sono una bella tifoseria. Tosta al punto giusto. Compatta. Non parliamo dell'Utrecht, ecco.

Voi? Che ne pensate di questo sorteggio e delle future tifoserie avversarie?

giovedì 30 agosto 2012

Home Card


“A disposizione dei tifosi nuovo strumento per abbonarsi senza la tessera del tifoso. La nuova procedura, disponibile presso il botteghino n.5 dello stadio San Paolo, prende il nome di SSC Napoli Home Card (voucher elettronico). Tale voucher consente l’accesso alle gare interne del campionato per chi non possiede già la Tessera del Tifoso e relativo abbonamento. E’ una novità molto importante che consente gratuitamente (senza costi di emissione) e ha il vantaggio del rilascio immediato. Non essendo una tessera del tifoso non consente di seguire il Napoli in trasferta e nemmeno di usufruire di alcuni sconti con le aziende partner". Questa la novità di casa Napoli presentata dal dottor Alessandro Formisano, Head of Operations della SSC Napoli.

fonte: http://www.napolipress.net/in-evidenza/abbonamenti-sscn-anche-senza-la-tessera-del-tifoso-nasce-la-home-card-per-le-gare-interne-del-napoli-78452.html

Perché per le trasferte non si fa una cosa del genere?
Vale ancora l'articolo 9?

sabato 25 agosto 2012

Stagione 2012/13, si comincia oggi

Prende il via oggi il campionato di calcio. Quest'anno i privilegiati in calzoncini non hanno rotto i coglioni con uno sciopero del cazzo e, quindi, il campionato parte regolare. Il nostro amato Napoli giocherà domani sera in quel di Palermo: trasferta ostica, sicuramente.
Comincia oggi anche un'altra stagione di sofferenza per gli ultras di tutta Italia, costretti ancora a fare i conti con l'incostituzionale Tessera del Tifoso/Fidelity Card: fino a quando continuerà il divieto di accesso per chi ha avuto in passato, ed ha risolto pagando il proprio debito alla giustizia, problemi con la legge... noi continueremo a disertare i vostri stadi dimmerda e, quando ci girano i coglioni, saremo più felici di sentirci le partite per radio o sui tanti siti che le fanno vedere gratis in streaming piuttosto che pagare le pay tv, vere artefici dello sfascio del Pallone insieme alla masnada ingorda di procuratori.
Il Napoli riparte senza Lavezzi e, soprattutto, senza Gargano. Diciamo "soprattutto" perchè l'uruguagio è sempre stato uno di quelli che non tirava mai indietro la gamba e che sudava la maglietta. Per il Napoli ha lottato sempre, in ogni campo e contro qualsiasi avversario, nonostante un fisico tarchiato ma bassino. Sempre in prima fila a difendere un compagno. Sempre pronto ad una rissa, se ce ne era bisogno.
Noi, che non tifiamo per i calciatori ma solo per la maglia, non possiamo che augurare a Gargano un futuro felice, e confidiamo di accoglierlo a Napoli senza fischi. Lui non ha tradito. Lui.
Come sono stati rimpiazzati Lavezzi e Gargano? Boh, bella domanda. Se avessimo contatti con la Società, lo chiederemmo a qualcuno. Ma noi non abbiamo nè vogliamo contatti con la Società, non abbiamo amicizie tra i pennivendoli che si autodefiniscono giornalisti, e andiamo dritti per la nostra strada. La maglia innanzittutto. Il nome di Napoli sopra tutto e tutti.
 Due ananotazioni:
1) anche quest'anno invito TUTTI  a fabbricarsi uno stendardo con su scritto AVANTI A GAMBA TESA e ad esporlo sui balconi ogni volta che gioca il Napoli. Facciamo come l'anno scorso: trasformiamo ogni balcone, ogni ringhiera, nel nostro spicchio di curva. Se non ci vogliono allo stadio, che la città diventi il nostro stadio!
2) chiunque vada allo stadio, in casa o in trasferta, e faccia foto che vuole pubblicare su questo blog, non ha che da contattarmi in privato. Evitate foto palummelliane, please.

martedì 21 agosto 2012

Pronostico a bocce ferme



Lo sapete. Se bazzicate sto cazzo di blog da tempo, lo avrete capito. A noi del risultato interessa davvero poco. Conta la prestazione. La maglia sudata. Il tackle vinto. La gamba mai tirata indietro. 
Quindi non vi voglio chiedere il classico pronostico del cazzo: che farà il Napoli? Vincerà lo scudetto? Si qualificherà in Coppa Campioni?
No. A me non me ne frega una mazza. O meglio, me ne frega relativamente.
Io voglio chiedervi: questa squadra lotterà su ogni pallone? Ci darà soddisfazioni? Vedremo entrate dure e giocate fantastiche? Vedremo uno spogliatoio compatto? Assisteremo a tutti che difendono il compagno in difficoltà o sotto torchio? Suderanno la maglia? Smetteranno di dare la mano a chi non la merita? 

A voi la parola.
Oltre il risultato.

sabato 18 agosto 2012

lunedì 13 agosto 2012

RIVOGLIAMO IL VERO CALCIO...

ADORO ZEMAN PERCHE' AMO IL CALCIO...CHI LO CONTESTA RAPPRESENTA IL MARCIO!!!

sabato 11 agosto 2012

FORZA RAGAZZI

Orgoglioso dei nostri ragazzi che si sono battuti fino all'ultimo secondo ed orgoglioso del fatto che non si siamo presentati alla premiazione...! VERGOGNATEVI JUVENTINI DI MERDA!!!

mercoledì 8 agosto 2012

UNA BELLA INIZIATIVA...



giovedì 2 agosto 2012

Auguri dalla curva A


86 anni, ma sempre splendida


mercoledì 1 agosto 2012

AUGURI ETERNA PASSIONE



DAL 1926 SEI L'ORGOGLIO DI TUTTI NOI PARTENOPEI...NONOSTANTE IL VERO CALCIO APPARTIENE AL PASSATO, L'AMORE PER TE RESTA IMMUTATO. 
AUGURI UNICA FEDE

lunedì 30 luglio 2012

Striscione eloquente


venerdì 27 luglio 2012

Calendario 2012/13 della nostra amata squadra


Stampatelo e portatelo sempre appresso. Nel portafoglio o nel cassetto dell'ufficio, nell'agenda o nell'auto.

sabato 21 luglio 2012

10 euro per una amichevole estiva

Si ricomincia con lo scempio della nostra passione: la stagione sta per ricominciare, e subito il Sistema Calcio Moderno si è messo all'opera. Il nostro amato cinepresidente ci farà pagare TUTTE le amichevoli estive in pay per view, accordandosi con Sky e Mediaset. Perchè? Perchè le spese sono tante, perchè organizzare l'amichevole con lo Shangai gli è costato 400 mila euro, perchè ormai il calcio business necessita di certi introiti, ecc... ecc...
Ebbene, chiunque volesse seguire il Napoli in queste amichevoli trentine, è pregato di recarsi in loco e pagare il biglietto dello stadio. E quando si tornerà a Napoli? Stesso discorso: o vai al San Paolo o, se non puoi (perchè lavori, perchè abiti fuori Napoli, perchè magari stai in vacanza), devi pagare Sky o Mediaset.

De Laurentis dice pure che "10 euro sono poche, specie se ci si organizza tra amici". Quindi la soluzione del cinepresidente è: organizzate pizze o cene a casa (anche alle 18:30, come l'amichevole di ieri) e purtate 'e sordi a 'o napule.

Beh non so voi, ma io non ci sto. Come non ci stavo l'anno scorso.
Il Sistema vuole fregarci? E noi dobbiamo fregarlo. Viva i siti internet che fanno vedere la partita in streaming, viva la pirateria informatica quando ruba ai monopoli privati per far vedere gratuitamente al Popolo.


MENTALITA'...

ULTRAS...


NO AL CALCIO MODERNO!!!

mercoledì 18 luglio 2012

Un murales

venerdì 13 luglio 2012

CIAO PROVENZALI

AD UN GRANDE DI TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO VA IL NOSTRO SALUTO! 

Essere ultras




Quando ero un bambino che andava in curva con suo padre chiedevo cosa significasse essere ultras. Un vecchio ultras di un gruppo che si chiamava Skizzati mi disse: "Sai cosa significa essere ultras? Significa rimanere all'impiedi quando tutto il mondo va in rovina".
Non vi piegate. Mai.

mercoledì 11 luglio 2012

10 euro per una foto con la Coppa Italia???



Sul sito Calcionapoliweb.it
(http://www.calcionapoliweb.it/30833/clamoroso-societa-senza-vergognaecco-quanto-costa-fotografarsi-con-la-coppa-italia-a-dimaro/)
si parla di un increscioso episodio: pare che la Società Sportiva Calcio Napoli chieda 10 euro ai tifosi che vogliano farsi una foto con la Coppa Italia. Spero non sia vero, se qualcuno ha fonti più attendibili o dirette me lo faccia sapere (ant.lucignano@libero.it) e pubblicheremo il suo resoconto da Dimaro.

Il problema, però, è che tutto il Sistema CalcioModerno pare sia orientato clamorosamente verso cose del genere. E' notizia di ieri che la AS Roma, in occasione del primo allenamento all'Olimpico, permetterà solo ai tifosi con la maglia ufficiale della roma (80 euro circa il costo!) di farsi la foto coi calciatori giallorossi.

Ma porca puttana troia, stiamo scherzando?

domenica 8 luglio 2012

Un' altra Domenica senza di te...

Un'altra Domenica calda e noiosa, passata tra il sempre temibile e ipercalorico pranzo, la poltrona, guardando repliche o film vecchissimi e il pc, cercando notizie false e inutili sul calciomercato che riguardino il nostro amato Napoli. Se invece vai in spiaggia, si compra il giornale per sentirsi più vicini alla maglia azzurra, ma non è per niente la stessa cosa. Già mi manchi, già mi manca il nostro Tempio del Calcio, già mi manca l'odore acre dei fumogeni, già mi manca tornare a casa senza voce. E' Proprio in estate che comprendo e mi spiego i sacrifici che faccio durante tutta la stagione e capisco che vivere senza te è davvero impossibile. Sarebbe da pazzi non fare sacrifici, non correre rischi per te! E' da pazzi non fare pazzie per te! Proprio di Domenica che mi fermo a pensare e contare i giorni e le ore che mi separato da te, che mi separano da qualla stupenda curva. Il Napoli e la mia curva, sono gli unici a darmi certe emozioni che non si possono spiegare e capire, solo chi condivide in questi momenti le mie stesse emozioni può comprendere. E sarà sempre Domenica...!

lunedì 25 giugno 2012

La differenza

Poi dicono che gli inglesi sono dei mostri nel mondo del tifo! E ci credo!
Ieri sera, nonostante una prestazione decisamente opaca della loro nazionale, all'inizio del secondo tempo supplementare i tifosi inglesi si sono alzati all'impiedi ed hanno intonato il loro inno nazionale, GOD SAVE THE QUEEN. Tutti a cantare a squarciagola e a dare la carica ad una squadra mediocre quale era l'Inghilterra di ieri sera.
E i sedicenti italiani? Zitti. Mutti. Hanno atteso che gli inglesi terminassero di cantare il loro inno nazionale, per poi intonare a bassa voce: "Italia... italia". Così, senza disturbare. Nessuno ha intonato l'inno di Mameli.

La differenza tra un Popolo e un Non-Popolo.

lunedì 18 giugno 2012

Si scoprono tutti italiani...



Che paese di merda è questo. Non passa giorno senza che uno del nord non dica ad uno del sud che è un "terrone, ladro, parrasita, falso invalido, mafioso, camorrista," e altre stronzate del genere. E non passa domenica che sugli stadi non si sentano cose tipo: Vesuvio lavali col fuoco, Noi odiamo la capitale, ecc.. ecc...
Poi, in occasione degli Europei o dei Mondiali di calcio, tutti riscoprono l'orgoglio di essere italiani. I settentrionali ed i meridionali tornano d'incanto ad essere fratelli, tutti cantano l'inno di Mameli (pur ignorando chi sia Mameli, e le strofe dell'Inno), i balconi vedono spuntare tricolori come funghi, e vai col tango.
Appena finisce l'esperienza sportiva, ecco che si ritorna a schifarsi gli uni con gli altri, a non dare una mano a chi sta peggio, a negare la verità storica (cfr. Censimento del Regno di F.S.Nitti;), addirittura a consentire ad un partito apertamente secessionista ed antimeridionale, come la Lega Nord, di stare al governo del Paese.

La Nazionale di calcio, poi, è la prova provata dello stato di degrado morale e culturale in cui versa la penisola italica tutta, dalle Alpi alla Sicilia. E l'italiano medio si rispecchia in questa Nazionale, perchè tutti vivono di sotterfugi, piccole truffe, menefreghismi, egoismi, vittimismi.

Beh, io mi sottraggo a questo gioco. L'Italia NON E' MAI STATA una nazione unita, gli italiani NON SONO MAI STATI un popolo unito. Non siamo mica come gli irlandesi, o i croati, o i palestinesi, o i tedeschi.
Siamo più come gli spagnoli, che fanno finta di essere uniti e poi hanno i catalani, i baschi, i galiziani, ecc...

Comunque, dato il tasso di ignoranza di molti meridionali, invito tutti ad informarsi sulla storia di Napoli e dei Napoletani (nome con cui erano indicati tutti gli abitanti del regno di Napoli). Suggerisco:

- TERRONI e GIU' AL SUD di Pino Aprile
- SUD RIBELLE di Nando Dicè
- TUTTE LE OPERE di Nicola Zitara e Antonio Ciano
- GLI SCRITTI MERIDIONALISTI di Giustino Fortunato, Gaetano Salvemini, Antonio Gramsci
- Il CENSIMENTO DEL REGNO di Francesco Saverio Nitti

Giusto per cominciare.... prima di parlare di Italia unita, è meglio informarsi.

P.s. Faccio notare che io NON SONO un nazionalista, ma un internazionalista. Quindi me ne sbatto i coglioni anche delle altre nazioni come Germania, Francia, ecc.... E' solo che loro sono una nazione e un popolo, l'italia è una INVENZIONE. Come la Padania, del resto.

giovedì 14 giugno 2012

NOI SIAMO...PARTENOPEI


CHE SIANO 90 MINUTI O UNA COMPETIZIONE NON DIMENTICHIAMO LA VOSTRA DISCRIMINAZIONE...TOTALE INDIFFERENZA PER NAZIONALE ED EUROPEI, OGGI PIU' CHE MAI FIERI PARTENOPEI

martedì 12 giugno 2012

meglio Torino...che Pechino



Ieri è stata ufficializzata la data e la sede della prossima Supercoppa Italiana, 11 agosto a Pechino. Per la gioia del cinepresidente, la capitale della Repubblica popolare cinese ospiterà anche quest'anno la manifestazione che vede sfidarsi la vincente della serie A e la vincente della Coppa Italia. Fino a qualche anno fa, tranne le parentesi del 1993 a Washington, del 2002 a Tripoli e 2003 a New York, lo scontro diretto si è giocato nel nostro paese, dove in casa giocava la squadra vincitrice del campionato. Da qualche anno, gli "illuminari" del nostro calcio hanno deciso giocare dall'altra parte del mondo, il tutto naturalmente soltanto per motivi economici. Eh già, il fottutissimo business che ha caratterizzato in negativo nell'ultimo ventennio il gioco più amato in assoluto. I "soloni" pensano che bisogna esportare il nostro calcio, farlo conoscere ad altre realtà calcisticamente emergenti con la semplice scusa di incrementare gli introiti derivanti dal merchandising. Personalmente, mai condividerò questa scelta, avrei preferito giocare a Torino, dando la possibilità a chiunque di sostenere la propria squadra senza sobbarcarsi un viaggio economicamente insostenibile. Naturalmente e sottolineo questa parola, il "caro" De Laurentiis, maestro nel fiutare affari, non si è lasciato sfuggire questa possibilità, ribadendo più volte la sua volontà di giocare a Pechino, senza tener conto minimamente delle esigenze di noi tifosi. Anche questa volta il dio danaro ha prevalso sulla collettività, per questo a gran voce dico VAFFANCULO CALCIO MODERNO...IN PRIMIS DE LAURENTIIS

NAPOLI SIAMO NOI  

venerdì 1 giugno 2012

Perchè abbiamo fischiato l'inno

lunedì 28 maggio 2012

Ci avete rotto il ca...lcio

Con profondo sgomento e disgusto sto seguendo le evoluzioni dell'inchiesta calcio scommesse. Sul mio blog personale ho espresso la mia opinione, che in questo momento è necessariamente parziale visto che tante cose ancora non si sanno e si scopriranno prossimamente.
Una cosa è certa: per l'ennesima volta si dimostra che il calcio è davvero marcio, e questo marciume ormai colpisce tutti, dai giocatori affermati a quelli sconosciuti, dagli allenatori di grido ai dirigenti delle società piccole. Ed anche gli ultras stanno in mezzo a 'sto casino: l'inchiesta parla di pressioni degli ultras baresi per far perdere la propria squadra. Adesso stanno sparando fango anche su alcuni esponenti genoani, e noi speriamo che tutto si risolva per il meglio e venga chiarito.
In tutto questo, sento ancora qualcuno parlare di "sindrome 2006": dopo Calciopoli, l'Italia vinse il mondiale. "Vuoi vedere che adesso vince l'Europeo?", dicono in molti. Ma si può ragionare così? Mah.

Sono disgustato, lo ammetto.
Sono un garantista, quindi spero che tutto venga a galla quanto prima e non condanno nessuno prima del tempo. Però se almeno la metà delle cose che stanno girando fossero vere, per certa gente non ci dovrebbe essere pietà. Radiazione. E basta!
Lasciateci il calcio! Lasciatelo libero dai vostri interessi del cazzo, dai vostri introiti, dalle vostre televisioni, dai vostri procuratori, dai vostri pennivendoli, dalle vostre forze del (dis)ordine!
Fuori dalle palle! 

lunedì 21 maggio 2012

Dedicato a...



Abbiamo vinto la Coppa Italia. Dopo 25 anni e a 21 anni dall'ultimo trofeo alzato, la supercoppa italiana sempre battendo la Juve. In questi anni abbiamo conosciuto ridimensionamenti, serie B, fallimento, serie C, rinascita, Europa, Coppa Campioni. E adesso un trofeo.
Un trofeo che è dedicato a chi si sveglia pensando alla nostra maglia. Dedicato a chi combatte ogni giorno per l'onore della nostra città. Dedicato a chi è sceso in piazza contro il fallimento. Dedicato a chi è stato a Manfredonia, Martina Franca, Acireale e altri luoghi ameni. Dedicato a chi era al San Paolo a Napoli - Chieti, 1 a 2. Dedicato a chi non si è tesserato. Dedicato a chi non si è mai piegato. Dedicato a chi ha sempre avuto la testa alta. Dedicato a chi ha subito abusi e diffide. Dedicato a chi non va in trasferta da una vita, perchè queste indegne norme non lo consentono. Dedicato a chi ogni giovedì si vede in una riunione e stabilisce striscioni, iniziative, comunicati, manifesti. Dedicato a chi, in ogni parte d'Italia e del Mondo, è orgoglioso di essere napoletano. Dedicato a chi non si sente nè italiano, nè europeo, ma sempre e solo partenopeo. Dedicato a chi ogni santo giorno si fa il culo al lavoro per dimostrare che noi napoletani non siamo fannulloni. Dedicato a chi prima di ogni partita di calcetto con gli amici bacia la maglia del Napoli. Deedicato a chi non ha bisogno di sciarpe al collo per sentirsi napoletano. Dedicato a chi divide la propria vita non in anni, ma in stagioni. Dedicato a chi non arretra mai di un passo, sette giorni su sette. Dedicato a chi ha la parola MENTALITA' tatuata sul cuore. Dedicato a chi insegna al proprio figlio a vivere secondo un ideale.

Dedicato a noi.