lunedì 25 giugno 2012

La differenza

Poi dicono che gli inglesi sono dei mostri nel mondo del tifo! E ci credo!
Ieri sera, nonostante una prestazione decisamente opaca della loro nazionale, all'inizio del secondo tempo supplementare i tifosi inglesi si sono alzati all'impiedi ed hanno intonato il loro inno nazionale, GOD SAVE THE QUEEN. Tutti a cantare a squarciagola e a dare la carica ad una squadra mediocre quale era l'Inghilterra di ieri sera.
E i sedicenti italiani? Zitti. Mutti. Hanno atteso che gli inglesi terminassero di cantare il loro inno nazionale, per poi intonare a bassa voce: "Italia... italia". Così, senza disturbare. Nessuno ha intonato l'inno di Mameli.

La differenza tra un Popolo e un Non-Popolo.

lunedì 18 giugno 2012

Si scoprono tutti italiani...



Che paese di merda è questo. Non passa giorno senza che uno del nord non dica ad uno del sud che è un "terrone, ladro, parrasita, falso invalido, mafioso, camorrista," e altre stronzate del genere. E non passa domenica che sugli stadi non si sentano cose tipo: Vesuvio lavali col fuoco, Noi odiamo la capitale, ecc.. ecc...
Poi, in occasione degli Europei o dei Mondiali di calcio, tutti riscoprono l'orgoglio di essere italiani. I settentrionali ed i meridionali tornano d'incanto ad essere fratelli, tutti cantano l'inno di Mameli (pur ignorando chi sia Mameli, e le strofe dell'Inno), i balconi vedono spuntare tricolori come funghi, e vai col tango.
Appena finisce l'esperienza sportiva, ecco che si ritorna a schifarsi gli uni con gli altri, a non dare una mano a chi sta peggio, a negare la verità storica (cfr. Censimento del Regno di F.S.Nitti;), addirittura a consentire ad un partito apertamente secessionista ed antimeridionale, come la Lega Nord, di stare al governo del Paese.

La Nazionale di calcio, poi, è la prova provata dello stato di degrado morale e culturale in cui versa la penisola italica tutta, dalle Alpi alla Sicilia. E l'italiano medio si rispecchia in questa Nazionale, perchè tutti vivono di sotterfugi, piccole truffe, menefreghismi, egoismi, vittimismi.

Beh, io mi sottraggo a questo gioco. L'Italia NON E' MAI STATA una nazione unita, gli italiani NON SONO MAI STATI un popolo unito. Non siamo mica come gli irlandesi, o i croati, o i palestinesi, o i tedeschi.
Siamo più come gli spagnoli, che fanno finta di essere uniti e poi hanno i catalani, i baschi, i galiziani, ecc...

Comunque, dato il tasso di ignoranza di molti meridionali, invito tutti ad informarsi sulla storia di Napoli e dei Napoletani (nome con cui erano indicati tutti gli abitanti del regno di Napoli). Suggerisco:

- TERRONI e GIU' AL SUD di Pino Aprile
- SUD RIBELLE di Nando Dicè
- TUTTE LE OPERE di Nicola Zitara e Antonio Ciano
- GLI SCRITTI MERIDIONALISTI di Giustino Fortunato, Gaetano Salvemini, Antonio Gramsci
- Il CENSIMENTO DEL REGNO di Francesco Saverio Nitti

Giusto per cominciare.... prima di parlare di Italia unita, è meglio informarsi.

P.s. Faccio notare che io NON SONO un nazionalista, ma un internazionalista. Quindi me ne sbatto i coglioni anche delle altre nazioni come Germania, Francia, ecc.... E' solo che loro sono una nazione e un popolo, l'italia è una INVENZIONE. Come la Padania, del resto.

giovedì 14 giugno 2012

NOI SIAMO...PARTENOPEI


CHE SIANO 90 MINUTI O UNA COMPETIZIONE NON DIMENTICHIAMO LA VOSTRA DISCRIMINAZIONE...TOTALE INDIFFERENZA PER NAZIONALE ED EUROPEI, OGGI PIU' CHE MAI FIERI PARTENOPEI

martedì 12 giugno 2012

meglio Torino...che Pechino



Ieri è stata ufficializzata la data e la sede della prossima Supercoppa Italiana, 11 agosto a Pechino. Per la gioia del cinepresidente, la capitale della Repubblica popolare cinese ospiterà anche quest'anno la manifestazione che vede sfidarsi la vincente della serie A e la vincente della Coppa Italia. Fino a qualche anno fa, tranne le parentesi del 1993 a Washington, del 2002 a Tripoli e 2003 a New York, lo scontro diretto si è giocato nel nostro paese, dove in casa giocava la squadra vincitrice del campionato. Da qualche anno, gli "illuminari" del nostro calcio hanno deciso giocare dall'altra parte del mondo, il tutto naturalmente soltanto per motivi economici. Eh già, il fottutissimo business che ha caratterizzato in negativo nell'ultimo ventennio il gioco più amato in assoluto. I "soloni" pensano che bisogna esportare il nostro calcio, farlo conoscere ad altre realtà calcisticamente emergenti con la semplice scusa di incrementare gli introiti derivanti dal merchandising. Personalmente, mai condividerò questa scelta, avrei preferito giocare a Torino, dando la possibilità a chiunque di sostenere la propria squadra senza sobbarcarsi un viaggio economicamente insostenibile. Naturalmente e sottolineo questa parola, il "caro" De Laurentiis, maestro nel fiutare affari, non si è lasciato sfuggire questa possibilità, ribadendo più volte la sua volontà di giocare a Pechino, senza tener conto minimamente delle esigenze di noi tifosi. Anche questa volta il dio danaro ha prevalso sulla collettività, per questo a gran voce dico VAFFANCULO CALCIO MODERNO...IN PRIMIS DE LAURENTIIS

NAPOLI SIAMO NOI  

venerdì 1 giugno 2012

Perchè abbiamo fischiato l'inno