martedì 15 luglio 2008

Si parla di Rabbia? Spuntano gli ultras...

La trasmissione di stamattina su Raitre condotta da Antonio Mirabella era dedicata ad uno dei sentimenti più forti ed antichi del mondo: l'Ira. La Rabbia.
Cantami o diva del Pelide Achille... recita il proemio dell'Iliade. Vengono intervistati sociologi, psicologi, avvocati, il comico Giuliano e... un calciatore. O meglio, un ex calciatore: tale Losi, stopper della Roma anni 50. Che cazzo centra un calciatore quando si parla di ira, di rabbia? Ah, ho capito: forse parlano della rabbia per un gol sbagliato, per un rigore negato, per una espulsione ingiusta, per un campionato perso all'ultimo istante.
Niente di tutto ciò: il collegamento tra Losi e l'ira è semplicemente il fatto che Losi non è mai stato espulso, ed in 386 partite di serie A si è beccato solo una ammonizione.
Fin qui tutto ok, quando ecco il buon Mirabella dire: "Certo, il calcio di oggi è molto più volento... BASTI VEDERE GLI ULTRAS!". Il buon Losi rincara la dose: "Infatti, una volta allo stadio poteva scapparci una scazzottata, oggi invece SI VA ALLO STADIO COI COLTELLI E CON LE SPRANGHE, MICA A VEDERE UNA PARTITA!".
Io, esterefatto davanti alla tv, mi chiedevo: ma è possibile? E' possibile dire e ritenere che gli ultras non siano altro che un manipolo di barbari che vanno allo stadio a fare a botte? E' possibile non vedere che c'è un attaccamento alla maglia, c'è un sistema di valori, c'è una fede, c'è un rispetto anche per l'avversario, c'è la difesa di un territorio dietro l'Essere Ultras? Possibile ancora considerare l'ultras come un bifolco con la testa rasata e qualche svastica tatuata, riempito di birra o di droga, che se ne strafotte della partita e pensa solo a fare a cazzotti?
Ebbene, io lo dico chiaro e tondo: sono venti anni che frequento gli stadi. Il mio primo abbonamento del Napoli è datata 1988/89. In questi 20 anni di curva, ho visto gente di tutti i tipi: ed ho visto anche i violenti, i tipi che se ne strafottono se il Napoli vince o perde e che vanno allo stadio giusto per menare le mani. Ma vi giuro, su quanto è vero che Maradona è mancino, che mai e poi mai ho avuto la sensazione che i violenti siano la maggioranza degli ultras. Anzi, ho visto molte volte ultras dirimere le risse, portare ordine nelle curve, insegnare ai piscitielli ad avere rispetto per chi porta il nome di Napoli in giro per il mondo, con coerenza e mentalità.
Fino a quando ci sarà qualcuno che dirà Ultras=violenza, ci sarà qualcun altro a ricordare che
La vita dell'ultras, si sa
conosce soltanto due leggi,
coerenza e mentalità.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo quello che dicono i media è spesso influenzato dagli ascolti e dalle manipolazioni politiche..(vedi Berlusconi come ha vinto le elezioni) e spesso chi parla non è tifoso o è un tifoso occasionale. SE IO SONO IGNORANTE IN MATERIA NON FIATO MENTRE INVECE C'E' GENTE CHE ESPRIME GIUDIZI SENZA SAPERE DI COSA SI STA PARLANDO.
Avanti a gamba tesa!
Sky Sport 4.

Anonimo ha detto...

Purtroppo tutta Napoli ha voluto Berlusconi, adesso tenetevelo!
No Alla Repressione Fascista!!!!!!