mercoledì 31 ottobre 2007

Trasferta in casa (4)


Peppe si insinua in macchina prima di noi tutti. Fa manovra e ci fa entrare. Marciamo convinti verso Napoli, e quando sono le 18.50 paghiamo al casello e ci avviamo verso la tangenziale. “Stiamo in orario” dice Peppe, convinto che riusciremo facile ad arrivare a via Diocleziano, parcheggiare e dirigerci a piedi verso il tempio del calcio, a.k.a. Stadio San Paolo.
La previsione di Moltobene si dimostra fallimentare su tutta la linea! Un traffico aberrante ci inghiotte senza chiedere il permesso. La tangenziale di Napoli è intasata all'inverosimile. Il sospetto che ci metteremo più tempo ad arrivare allo stadio rispetto a quello che c'è voluto per arrivare da Roma...ci assale costantemente. Scene da panico quando butto lo sguardo all'orologio: 19:47. Stiamo sulla tangenziale, dobbiamo ancora superare l'uscita di Fuorigrotta (perchè dobbiamo parcheggiare a Cavalleggeri), e c'è un casino che solo a Napoli si vede così. Mentre Peppe comincia a bestemmiare in sanscrito antico e il compare Andrea lo prende per il culo, penso seriamente che non ce la faremo ad arrivare al San Paolo per le 20:30. Moltobene si infila in un buco che ricorda la telecronaca di Pizzul al gol di Alemao contro lo Stoccarda. Sfioriamo una punto con due troiette con la sciarpetta rosa del Napoli ed un motorino con tre animali sopra che cercano di inseguirci, ma Peppe accellera forte mentre Andrea gli urla un “Suuuca!” con particolare accento delle due sicilie.

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