sabato 17 novembre 2007

Trasferta in casa (6)


Guardo l'orologio, che inclemente sentenzia: 20 e 28. Tra due minuti inizia la partita, cazzo. Iniziamo a correre, ma io non ce la faccio. Sono proprio fuori allenamento. Peppe e Andrea si allontanano sempre di più. Io ho quasi i crampi, che fracidume. All'angolo della stazione di Campi Flegrei becchiamo Massimo. Pure lui ha appena parcheggiato. Ha fatto tardi al lavoro, e come al solito i padroni se ne sbattono i coglioni delle partite. Pensano solo ai profitti, 'sti colletti bianchi del cazzo. “Ciao Fringuello”, gli faccio a Massimo. “Uè Dum Dum”, mi fa, sorpreso del fatto che sto a Napoli. Ci salutiamo baciandoci sulle guance. “Minchia, ragazzi...sono le 20 e 33. Alziamo il culo!”, dice il compare Andrea. Ricominciamo a correre sgusciando tra la gente. C'è la ressa ai tornelli. Come al solito, hanno aperto solo due entrate per l'anello superiore. Le camionette dei carabinieri ci costringono in un imbuto. Celerini in assetto antisommossa spingono i tifosi con gli scudi, strafregandosene di donne e bambini. Sono per l'ordine e la disciplina, loro. Col cazzo. Appena lo stronzo avanti a me fa cenno ai suoi colleghi di lasciarci passare, mi butto a capofitto insieme a tutti gli altri delle prime file. Spingiamo forte, talmente forte che una merda in divisa cade per terra. I suoi camerati del cazzo allora iniziano a manganellare, mentre lo stronzo che dà gli ordini comanda di chiudere e non far entrare nessun altro. Prima che la marea di gente mi travolga, ho giusto il tempo di girarmi indietro e vedere Peppe e Andrea che sono rimasti bloccati fuori. Di Massimo, invece, nessuna notizia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vorrei sottolineare il cinema vuoto ed invece un'agenzia di scommesse piena!Purtroppo è davvero così!!
Sky Sport 4.