lunedì 13 agosto 2007

E sarà sempre domenica...(8)


Riusciamo ad entrare dopo un quarto d'ora buono di fila. Arrivo al tornello dopo che Marco è già passato. Dietro di me c'è Massimo. Alla mia sinistra Paolo. Deck 20 Firm: gruppo kompatto. L'odore del campo già ci sta innaffiando i polmoni: è un odore magico, che si mischia con quello dell'erba che tutti fumano e della birra che tutti bevono. E' un odore fantastico, un misto di puzza e profuma. E' il calcio, bellezza...non c'è un cazzo di meglio!
Facciamo le scale ridacchiando pensando a Naldi che, se fosse qui con noi, si farebbe la solita pisciatina nel bagno delle donne, magari godendo ad alta voce della vescica che si svuota, ed uscendo dal cesso con la patta ancora sbottonata, attraversando godurioso e fiero gli sguardi delle femmine, uno sguardo a metà tra il disgustato e l'eccitato. Alla prima rampa di scale già si vede il manto erboso, e già mi sale un cazzo dentro al culo e stringo le chiappe, perchè sono brividi come questo che mettono il sale sulla vita. Giriamo, chi a destra chi a sinistra (io sempre a sinistra, capiscimi), e saliamo ancora le scale a passo lento: le mura delle scale sono tappezzate di scritte del tipo A.C.A.B., VERONA.I.D.S, BERGAMASCO CHI MOLLA, ODIO ETERNO AL CALCIO MODERNO, SBIRRO NON CI PROVARE NEMMENO, SALERNO NOSTRA DISCARICA...L'ultima rampa di scale ci conduce proprio sotto al settore dei Vecchi Lions. Entriamo guardando il campo di gioco, l'immensità verde su cui i nostri sogni vivono e si infrangono, su cui giocatori di ogni specie passano indifferenti di calpestare il palcoscenico della storia, su cui la maglia azzurra dominerà sempre...Cosa mi piace del campo di gioco? Potrei risponderti: l'odore dell'erba e la perfezione bianca delle righe...ma potresti fraintendermi, fratello caro, immaginando riferimenti a sostanze stupefacenti. E faresti bene, stronzone...

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