mercoledì 12 settembre 2012

Strage di Hillsborough, strage di Stato




Colpevolizzarono i tifosi, ma la colpa era delle forze dell'ordine. Imposero leggi liberticide per il "terrore hooligans", ma la responsabilità era del braccio armato dello Stato. Ci sono voluti 23 anni per mettere la parola "Verità" vicino ai nomi delle 96 vittime, e pensate che ancora oggi si utilizzano le medesime armi di disinformazione per criminalizzare gli ultras.
Allora fu la Tatcher e il suo governo liberticida, oggi sono i discepoli della Tatcher. Ma la sostanza non cambia: il Sistema impone e falsifica, mente e uccide, utilizzando il braccio armato della Polizia e delle forze dell'ordine.

La verità sulla strage di Hillsborough arriva dopo 23 anni. Tanto ci ha messo la giustizia inglese – e solo dopo una petizione popolare firmata da oltre 100 mila persone – per rendere pubblici i documenti sulla tragedia del 15 aprile 1989, il giorno in cui 96 tifosi del Liverpool morirono schiacciati contro le transenne o calpestati dalla folla a Hillsborough, lo stadio di Sheffield che ospitava la semifinale di FA Cup contro il Nottingham Forest. Le oltre 400mila pagine – rese note oggi dall’apposito comitato presieduto dal vescovo di Liverpool – assolvono finalmente la tifoseria dei Reds dalla consapevole opera di disinformazione messa in atto dal governo conservatore della Thatcher (che ha operato anche con l’aiuto di quotidiani amici come il Sun) e accertano invece la responsabilità delle forze dell’ordine, sia al momento strage che nel tentativo a posteriori di coprirla falsificando referti e documenti.

Con incredibile e colpevole ritardo, arriva finalmente un riconoscimento anche per i famigliari delle vittime, dopo che per due decenni la verità ufficiale aveva ripetuto loro che la colpa della carneficina era esclusivamente dei loro cari. Tanto che il primo ministro Cameron oggi ha dichiarato: “E’ chiaro che queste famiglie hanno subito una doppia ingiustizia. L’ingiustizia della tremenda tragedia, il fallimento dello stato nel proteggere i loro cari e l’imperdonabile attesa prima di poter scoprire la verità che ha generato l’ingiustizia della denigrazione di chi è morto, di chi sinora è stato ritenuto colpevole della propria morte. Quindi, a nome del governo e del nostro paese, chiedo scusa per quanto è accaduto e non è stato fatto a lungo”.

Quel giorno di aprile, a causa di un’errata gestione del contenimento da parte delle forze dell’ordine che lasciarono entrare nello stadio molte più persone del dovuto, si scatenò un’ondata di panico. Nel fuggi fuggi generale grandi e piccini – il più piccolo aveva 10 anni, il più anziano 67 – rimasero schiacciati contro i muri e le transenne, o morirono calpestati nel tentativo di trovare la salvezza entrando in campo o dirigendosi verso l’uscita. Siccome il putiferio scoppiò in concomitanza con l’inizio della partita (ore 15), la polizia, pensando fosse un’invasione di campo, con una serie di violente cariche compresse ancora di più i tifosi all’interno della Lepping Lane contribuendo a peggiorare la carneficina. Quello che emerge oggi è non solo la mancanza di coordinamento tra le forze dell’ordine, la loro responsabilità nel non aver individuato le cause del problema e nell’aver risposto nel peggior modo possibile. Fino a sottoporre i cadaveri dei bambini al test dell’alcol per dimostrare che fossero ubriachi. Ma anche e soprattutto l’aver falsificato almeno 164 documenti ufficiali che avrebbero provato la loro responsabilità.

Sotto accusa anche i servizi di soccorso, inadeguati e inefficienti. Peggio di tutti fece il medico legale incaricato, che alle 15,15 del pomeriggio – esattamente 9 minuti dopo la sospensione della partita e la contemporanea apertura dei cancelli che consentirono l’inizio del deflusso degli spettatori – decretò la morte per asfissia irreversibile di 94 persone rimaste a terra sugli spalti. Salvo che poi gli esami post-mortem lo smentirono, stabilendo che 28 delle vittime non presentavano alcuna ostruzione cardiovascolare e 31 avevano il cuore e i polmoni in funzione anche dopo l’ondata di panico, ed erano quindi vittima di asfissia reversibile e si sarebbero potuti salvare. Per non parlare di testimoni che dichiararono, inascoltati, di aver visto alcune delle vittime che ancora respiravano dopo le 15,15: l’ora in cui tutti dovevano per forza essere morti. Così quei 94 morirono effettivamente a Sheffield – un ragazzo morì in ospedale 4 giorni dopo e un altro 4 anni dopo in stato vegetativo quando gli staccarono il respiratore artificiale – ma solo per altrui negligenza e approssimazione. Non certo per colpa loro.

Da lì la campagna di disinformazione della polizia, che obbligò giovani reclute a falsificare documenti e testimonianze, e quella governativa, che raggiunse il suo culmine nella pagina pubblicata il 19 aprile dal tabloid conservatore The Sun. Sotto il titolo in prima pagina The Truth (La Verità), il Sun pubblicò un’inchiesta fasulla e passata alla storia su indicazione “di un parlamentare conservatore”, come ammisero poi il direttore e diversi giornalisti. In quelle pagine i tifosi del Liverpool furono dipinti come un manipolo di ubriachi violenti, e finti virgolettati raccontavano che i supporter superstiti avrebbero urinato sui cadaveri o, come sciacalli, si sarebbero avventati sui loro portafogli. Questa è rimasta, fino ad oggi, la verità ufficiale e giudiziaria. Nonostante, fin da subito, un’indagine parlamentare affidata a Lord Taylor – utilizzata poi anche per definire le nuovi leggi in materia di stadi: niente più recinzioni, obbligo dei posti a sedere etc – evidenziò con prove le responsabilità delle forze dell’ordine. Ma nessun processo tra quelli tenuti a vario livello ha mai potuto contare sulle oltre 400mila pagine secretate oggi. Adesso a Liverpool chiedono una sola cosa: che 23 anni dopo una seria indagine e un giusto processo abbiano finalmente luogo.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Non trovo altre parole da aggiungere se non VERGOGNA E PURO, VERO, SANISSIMO SCHIFO!!!!

1.3.1.2 PER TUTTA LA VITA

Pressòò

Anonimo ha detto...

Ricordo nitidamente attraverso SUPERTIFO (quando ancora era SUPERTIFO....ATTUALMENTE SCOSIGLIO VIVAMENTE L'ACQUISTO) QUANDO NEL 97 appena quattordicenne venni a conoscenza di questa tragica e triste storia.

Non mi capacitavo come fosse potuta accadere una tragedia di questa entita' SOPRATTUTO quando solo 5 anni prima c'erano stati i fatti dell'hysel.


La Lady di ferro.. sfrutto' "la palla" al balzo per fare tutto cio' che e' riportato nel post.

Le 89 vittime , non sono da definire hooligans, ne tifosi, ma PERSONE UCCISE DA UNA STRAGE DI STATO.

Una vergogna assurda, firmata ENGLAND.

Francesco (firenze)

Anonimo ha detto...

Ciao Antonio,ciao ragazzi il bello sapete qual'è???che il tutto si è concluso con la classica parola:scusa!!!!!Scusa che le forze dell'ordine hanno fatto morire 89 persone,e dopo che sono morte hanno infangato il loro nome x coprirsi il culo raccontando solo cazzate e falsificando l'incredibile!!!Che schifo che provo.....e questo é una delle tante STORIE successe che hanno x soggetto le forze dell'ordine!!!Tanti esempi ce ne sono anche da noi prendete la morte di GABBO,di FURLAN,di PLAITANO,di ALDRO,del MASSACRO ALLA DIAZ,del nostro SERGIO ERCOLANO e altri che adesso non mi vengono in mente....x loro quale giustizia???Da quando è morto Raciti abbiamo subito un oppressione che neanche chi sconta il 416 bis ha provato!!Ce ne hanno fatte di tutti i colori, e stiamo pagando ancora oggi le conseguenze di quel giorno!!!CHI SBAGLIA DEVE PAGARE STATO E POLIZIA COMPRESI,invece siamo sempre noi a pagare le conseguenze...e se sbagliano quelle teste di cazzo cosa succede??lascio a voi la risposta!!Tanta é la rabbia che provo x stato,politici,forze dell'ordine,tutto il sistema marcio e fatto di corruzione!!!Ma siamo sempre quel popolo di merda che dice vabbé domani é un'altro giorno...giocano le partite,c'é il grande fratello,la nazionale....ASPETTANDO QUEL FATIDICO GIORNO...saluti Marco (Modena)

Anonimo ha detto...

La nostra e una storia infinita ACAB... TUTTA LA VITA !!!

Anonimo ha detto...

Purtroppo chi sta nei palazzi riesce sempre a cavarsela,chi sta per strada invece combatte tutti i giorni sperando di arrivare a sera....questa è la storia ragazzi,inutile indignarsi e meravigliarsi,è sempre stato così.
Quello che penso è che non bisogna cambiare,non mischiarsi con quel branco di pecore che ogni giorno dice si o che ha paura di dire NO!!
Episodi come questi sono successi e sempre succederanno...delle loro scuse non ce ne frega un cazzo ma almeno in inghilterra le scuse le hanno fatte....in questo paese di merda non ci pensano nemmeno a scusarsi di tutto ciò che combinano tutti i giorni
LOTTARE LOTTARE LOTTARE è tutto quello che ci rimane

MAI DOMI

Luca (pavia)

ales.. ha detto...

X noi che viviamo da spettatori qst tragedia sentire uno stato ammettere le proprie responsabilità e chiedere scusa è una grande vittoria...nn lo è certo x le vittime e i loro familiari che vorrebbero vedere i responsabili pagare con la galera a vita... xò nn bisogna screditare la parola "scusa" che di certo nn ti ridà indietro le vite perdute ma cm del resto nulla renderà mai la vita cm era prima e quello che di + caro hai perso.
Riportando uno striscione messo in curva A in occasione di Napoli Roma dico:
Fieri del ns odio verità sui tifosi del Liverpool e aggiungo onore ai caduti.

nikita ha detto...

Scusami per il potenziale OT, ma vorrei segnalare l'ennesima accusa alla Curva...

http://ilnapolista.it/?p=41210





Anonimo ha detto...

Nikita,
purtroppo non tutti in curva sono ULTRAS.

Ci sono persone che con l'ideale ultras, la MENTALITA'la coerenza e lo spirto di appartenenza non sanno neance dove stanno si casa.
Anche se magari si fanno 40 partite l'anno.

E' una pecca di tutte le curve , c'e' sempre stata anche in momenti meno cupi di questi.

NAPOLI A LIVELLO ULTRAS AVREBBE LE POTENZIALITA' PER SPACCARE IL CULO A LIVELLO DI TUTTO A TUTTI.

NAPOLI A LIVELLO DI CITTA', DI STORIA ,DI TRADIZIONI, DI BELLEZZA AVREBBE LE POTENZIALITA' PER SPACCARE IL CULO A TUTTI.E NELLA VITA SECONDO IL MIO PUNTO DI VISTA NON C'E' COSA PEGGIORE DI BRUCIARE LE POTENZIALITA'.

Francesco (firenze)