domenica 30 settembre 2012

DA 20 ANNI...IN PASTO AI LEONI

Oggi, 30 settembre 2012, per chi non lo sapesse (tifosotti e occasionali), è l'anniversario di uno dei migliori gruppi ultras partenopei: VECCHI LIONS.
Era il 30-09-1992, appena ventanni fa, quando una costola dei Blue Lions decise di staccarsi per formare il gruppo, che si posizionò nella parte alta della curva A.
Nella mia personalissima classifica degli ultras del Napoli, dopo i FEDAYN, al secondo posto ci sono i VECCHI LIONS. Sicuramente, oggi non sono più quelli di qualche anno fa, conducono una linea ben diversa dal resto della curva, ma il loro apporto canoro fa ancora la differenza.
Ruggisci ancora vecchio leone.

ONORE ALLA VECCHIA MENTALITA' LIONS

 

 


Reato di scavalcamento


Apprendo dal sito Tifonet.it:
In occasione della partita Napoli-Lazio gli agenti del commissariato San Paolo hanno contestato violazioni amministrative ad otto tifosi per mancato rispetto del 'regolamento d'uso', ovvero il corpus regolamentare che disciplina l'accesso e la permanenza a qualsiasi titolo all'interrno dell'impianto sportivo in occasione degli incontri di calcio.

Mentre erano in corso le operazioni di afflusso allo stadio i poliziotti hanno bloccato sei tifosi mentre stavano cercando di scavalcare il muro per entrare all'interno dello stadio. I sei sono stati denunciati per il reato di scavalcamento. Si tratta di giovanissimi, tre di Napoli, un avellinese, un salernitano e un casertano. Inoltre la polizia ha segnalato in Prefettura un giovanissimo in quanto mentre erano in corso i controlli ai varchi di prefiltraggio per l'accesso allo stadio e' stato trovato in possesso di tre grammi di marijuana.
La prima cosa che mi colpisce è che esiste - lo ignoravo, lo ammetto - il "reato di scavalcamento". Immagino esistano anche delle aggravanti (scavalcamento selvaggio, a gamba tesa, a piedi uniti, in concorso esterno, in associazione) e delle attenuanti (scavalcamento senza mani, a occhi chiusi, gioviale, femminile). Quando si dice che la giustizia italiana non funziona, bisognerebbe anche dire che intasiamo i tribunali con processi per reati ridicoli.
Per quanto riguarda questo pericolosissimo spacciatore che entra allo stadio con ben TRE grammi di marijuana, crediamo che sicuramente sia un esponente di un noto cartello di narcotrafficanti colombiani con base in Giamaica.
 
Questo è lo stato della giustizia negli stadi italiani.
Oggi Napoli a Marassi.
Genova è solo rossoblu.
 
 

mercoledì 26 settembre 2012

NAPOLI - Lazio: dal gol di Buso ai lucrosi IRR

 

Stasera c'è la Lazio. Sono lontani i tempi in cui questa partita significava anche confronto e scontro (non solo canoro...) tra noi partenopei e i burinotti. Una tifoseria che ha avuto qualche anno buono, indubbiamente. A volte si sono fatti preferire anche ai più numerosi romanisti, soprattutto nella mentalità. Hanno però avuto la grave pecca, per non dire l'onta, di sfruttare il loro crescente successo SOLO E SOLTANTO  a fini commerciali. Lo striscione qui sopra, esposto più di 10 anni fa, esprime bene il concetto. Ai tempi di Cragnotti, gli ultras laziali hanno smesso i panni degli ultras e sono diventati imprenditori, hanno aperto negozi, hanno fatto trasferte pagate. Appena Cragnotti ha passato la mano a Lotito (personaggio CHE NON MI E' AFFATTO simpatico) i lazialotti imprenditori travestiti da ultras non sono riusciti a magnare più. Ci sono state denunce, processi e condanne; minacce velate o meno, fratture nella tifoseria e tra tifoseria e dirigenza. Qualche fascistello ha messo su un gruppuscolo che fa politica invece di fare tifo. Poca roba, insomma.

Napoli - Lazio mi fomenta un ricordo: una clamorosa rimonta con gol di Buso nel finale. Ero allo stadio. Che goduria.

venerdì 21 settembre 2012

Svedesi accoltellati... dagli ultras!

"Tifosi svedesi accoltellati da ultras napoletani".
Embè, questa è la VERITA' propinata dai media di regime. Potrei dirvi che non c'è nulla di ultras in quei gesti, ma sareste in pochi a capire. Allora tenetevi la vostra verità: ultras napoletani accoltellano svedesi.

E' mai capitato un accoltellamento a Milano, in occasione di una partita di Inter o Milan? Si, due anni fa. 
Notizie al tg? Zero.
E' mai capitato un accoltellamento a Roma, in occasione di una partita di Lazio o Roma? Si. 
Notizie al tg? Una, il giorno dopo.
A Napoli diventa notizia. Da sparare in prima pagina o nelle breaking news, magari prima della tripletta di Vargas. Lo devono sapere tutti: a Napoli, quei bifolchi degli ultras lamano la gente. Quindi statevi a casa, non andate in trasferta a Napoli: rischiate di prendervi una coltellata, o il colera!
E tutti pronti a sputare merda sul movimento ultras partenopeo. Non vedono l'ora, lo so: la "Napoli bene", cioè quella che ci ha venduto ai politici di ogni risma, che fa accordi con la camorra per le loro aziende, che difende i cammorristi nelle aule di tribunali, che raccomanda i figli cocainomani, che osanna De Laurentis anche se fa o dice cagate spaventose, non si riconosce negli ultras partenopei.

Meno male. Avevo paura del contrario.
Saluti e baci.

giovedì 20 settembre 2012

In Europa, con Sergio nel cuore.

 



Stasera il Napoli farà il proprio esordio stagionale nella Coppa Uefa 2012/13.
9 anni fa, stasera si giocava Avellino - Napoli. Non si giocò, perchè uno di noi morì allo Stadio Partenio. Poi ci furono scontri e atti di rabbia, una "orda di indemoniati" (secondo la stampa nazionale) si riversò in campo spaccando tutto.
Il Napoli perse a tavolino per 3-0, l'Avellino si tenne il cospicuo incasso, e il Napoli dovette giocare 5 partite a porte chiuse in campo neutro.

Ero ad Avellino, quella sera. L'orda di "indemoniati" fu fatta incazzare a posta: furono fatti arrivare tutti nello stesso momento, stipati come sardine sopra bus di linea, e fatti scendere nello stesso istante davanti a poliziotti in assetto antisommossa SENZA CHE FOSSE ANCORA ACCADUTO NULLA. Ho personalmente visto partire una carica SENZA ALCUN MOTIVO, e gente sfuggire alle mazzate e scavalcare per salvarsi. Uno di questi, Sergio Ercolano, vide la pensilina cedere sotto i suoi piedi e cadde nel vuoto. I soccorsi arrivarono con colpevolissimo ritardo: le scene dei napoletani che provavano a rompere i cancelli perchè quei geni degli avellinesi non trovavano le chiavi per aprirli e fare entrare l'ambulanza li ricordate? Poi, sempre quei geni, lasciarono tutto aperto e chi era incazzato per il trattamento subito e per i ritardi colpevoli dei soccorsi scese in campo sfondando tutto ciò che c'era a tiro.

Ciò che sto dicendo non è LA VERITA', ma è ciò che HO VISTO E VISSUTO quella sera ad Avellino. Sicuramente ci saranno altre versioni. Io dico la mia.

In Europa, con Sergio nel cuore.

mercoledì 12 settembre 2012

Strage di Hillsborough, strage di Stato




Colpevolizzarono i tifosi, ma la colpa era delle forze dell'ordine. Imposero leggi liberticide per il "terrore hooligans", ma la responsabilità era del braccio armato dello Stato. Ci sono voluti 23 anni per mettere la parola "Verità" vicino ai nomi delle 96 vittime, e pensate che ancora oggi si utilizzano le medesime armi di disinformazione per criminalizzare gli ultras.
Allora fu la Tatcher e il suo governo liberticida, oggi sono i discepoli della Tatcher. Ma la sostanza non cambia: il Sistema impone e falsifica, mente e uccide, utilizzando il braccio armato della Polizia e delle forze dell'ordine.

La verità sulla strage di Hillsborough arriva dopo 23 anni. Tanto ci ha messo la giustizia inglese – e solo dopo una petizione popolare firmata da oltre 100 mila persone – per rendere pubblici i documenti sulla tragedia del 15 aprile 1989, il giorno in cui 96 tifosi del Liverpool morirono schiacciati contro le transenne o calpestati dalla folla a Hillsborough, lo stadio di Sheffield che ospitava la semifinale di FA Cup contro il Nottingham Forest. Le oltre 400mila pagine – rese note oggi dall’apposito comitato presieduto dal vescovo di Liverpool – assolvono finalmente la tifoseria dei Reds dalla consapevole opera di disinformazione messa in atto dal governo conservatore della Thatcher (che ha operato anche con l’aiuto di quotidiani amici come il Sun) e accertano invece la responsabilità delle forze dell’ordine, sia al momento strage che nel tentativo a posteriori di coprirla falsificando referti e documenti.

Con incredibile e colpevole ritardo, arriva finalmente un riconoscimento anche per i famigliari delle vittime, dopo che per due decenni la verità ufficiale aveva ripetuto loro che la colpa della carneficina era esclusivamente dei loro cari. Tanto che il primo ministro Cameron oggi ha dichiarato: “E’ chiaro che queste famiglie hanno subito una doppia ingiustizia. L’ingiustizia della tremenda tragedia, il fallimento dello stato nel proteggere i loro cari e l’imperdonabile attesa prima di poter scoprire la verità che ha generato l’ingiustizia della denigrazione di chi è morto, di chi sinora è stato ritenuto colpevole della propria morte. Quindi, a nome del governo e del nostro paese, chiedo scusa per quanto è accaduto e non è stato fatto a lungo”.

Quel giorno di aprile, a causa di un’errata gestione del contenimento da parte delle forze dell’ordine che lasciarono entrare nello stadio molte più persone del dovuto, si scatenò un’ondata di panico. Nel fuggi fuggi generale grandi e piccini – il più piccolo aveva 10 anni, il più anziano 67 – rimasero schiacciati contro i muri e le transenne, o morirono calpestati nel tentativo di trovare la salvezza entrando in campo o dirigendosi verso l’uscita. Siccome il putiferio scoppiò in concomitanza con l’inizio della partita (ore 15), la polizia, pensando fosse un’invasione di campo, con una serie di violente cariche compresse ancora di più i tifosi all’interno della Lepping Lane contribuendo a peggiorare la carneficina. Quello che emerge oggi è non solo la mancanza di coordinamento tra le forze dell’ordine, la loro responsabilità nel non aver individuato le cause del problema e nell’aver risposto nel peggior modo possibile. Fino a sottoporre i cadaveri dei bambini al test dell’alcol per dimostrare che fossero ubriachi. Ma anche e soprattutto l’aver falsificato almeno 164 documenti ufficiali che avrebbero provato la loro responsabilità.

Sotto accusa anche i servizi di soccorso, inadeguati e inefficienti. Peggio di tutti fece il medico legale incaricato, che alle 15,15 del pomeriggio – esattamente 9 minuti dopo la sospensione della partita e la contemporanea apertura dei cancelli che consentirono l’inizio del deflusso degli spettatori – decretò la morte per asfissia irreversibile di 94 persone rimaste a terra sugli spalti. Salvo che poi gli esami post-mortem lo smentirono, stabilendo che 28 delle vittime non presentavano alcuna ostruzione cardiovascolare e 31 avevano il cuore e i polmoni in funzione anche dopo l’ondata di panico, ed erano quindi vittima di asfissia reversibile e si sarebbero potuti salvare. Per non parlare di testimoni che dichiararono, inascoltati, di aver visto alcune delle vittime che ancora respiravano dopo le 15,15: l’ora in cui tutti dovevano per forza essere morti. Così quei 94 morirono effettivamente a Sheffield – un ragazzo morì in ospedale 4 giorni dopo e un altro 4 anni dopo in stato vegetativo quando gli staccarono il respiratore artificiale – ma solo per altrui negligenza e approssimazione. Non certo per colpa loro.

Da lì la campagna di disinformazione della polizia, che obbligò giovani reclute a falsificare documenti e testimonianze, e quella governativa, che raggiunse il suo culmine nella pagina pubblicata il 19 aprile dal tabloid conservatore The Sun. Sotto il titolo in prima pagina The Truth (La Verità), il Sun pubblicò un’inchiesta fasulla e passata alla storia su indicazione “di un parlamentare conservatore”, come ammisero poi il direttore e diversi giornalisti. In quelle pagine i tifosi del Liverpool furono dipinti come un manipolo di ubriachi violenti, e finti virgolettati raccontavano che i supporter superstiti avrebbero urinato sui cadaveri o, come sciacalli, si sarebbero avventati sui loro portafogli. Questa è rimasta, fino ad oggi, la verità ufficiale e giudiziaria. Nonostante, fin da subito, un’indagine parlamentare affidata a Lord Taylor – utilizzata poi anche per definire le nuovi leggi in materia di stadi: niente più recinzioni, obbligo dei posti a sedere etc – evidenziò con prove le responsabilità delle forze dell’ordine. Ma nessun processo tra quelli tenuti a vario livello ha mai potuto contare sulle oltre 400mila pagine secretate oggi. Adesso a Liverpool chiedono una sola cosa: che 23 anni dopo una seria indagine e un giusto processo abbiano finalmente luogo.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

sabato 8 settembre 2012

L'albo degli striscioni? Datevelo in faccia!



Ho aspettato due giorni prima di scrivere un post su questo argomento. Volevo evitare di scrivere qualcosa che potesse causarmi una denuncia per diffamazione di quei pezzi di merda che governano il Sistema Calcio. Adesso si sono inventati anche l'Albo degli Striscioni: tutti gli striscioni che vogliono entrare in uno stadio devono essere registrati. Un grave atto lesivo della libertà di espressione, perché le norme contro gli striscioni gravemente offensivi e razzisti ESISTE GIA', e basta solo applicarla. MA QUESTA CAZZATA dell'albo è davvero indecente, perché aumenta ancora il sistema repressivo all'interno degli stadi, che sono sempre più il terreno ove sperimentare tecniche di repressione di massa.
Se vado ad un corteo sindacale, devo registrare lo striscione? Se vado ad un comizio politico, devo registrare lo striscione? Se vado ad un concerto di piazza, devo registrare lo striscione? No! E perché in uno stadio devo registrarlo?

Io mi auguro che nessun gruppo aderisca, anche se già so che qualche gruppo di altre squadre farà ciò che il Sistema vuole. Così avranno gli stadi senza striscioni, semivuoti e freddi. La morte del calcio. A questo stanno arrivando.

domenica 2 settembre 2012

Che campo di merda...

I fans a prescindere di De Laurentis lo difenderanno ancora? Cerrrrto! Intanto stasera giocheremo su un campo indegno! Perchè la SSC Napoli ha cambiato società che cura il manto erboso? Mistero. Una bella figura di merda... Un campo pericoloso... E l'Uefa che si farebbe una grassa risata.