lunedì 30 aprile 2012

Padroni del nostro destino

Niente scuse. Niente alibi. Abbiamo tre partite davanti. Nove punti disponibili. Prendiamoli, e andiamo in Coppa Campioni (la parola "Champions" la lasciamo al CinePresidente e ai cantori del calcio moderno).
Siamo padroni del nostro destino. Nonostante i tanti punti lasciati per strada. Nonostante qualche gamba tirata indietro, qualche contrasto perso e qualche svarione mentale. Nonostante tutto, siamo ancora lì. A tre passi dalla qualificazione in Coppa Campioni.

Cazzo.

sabato 28 aprile 2012

Scontro tra capitali



Napoli - Roma non è una partita come le altre. Ha un sapore diverso. Vuoi per la vicinanza tra le due città. Vuoi per le similitudini tra i due popoli. Vuoi per il defunto gemellaggio tra le due tifoserie, che negli anni più recenti hanno dato vita a vere e proprie battaglie.
Chi scende in campo stasera deve sapere questo: Napoli - Roma è una partita diversa.  L'Europa che conta è a pochi passi, possiamo acciuffarla solo se spianiamo questi "eredi dell'impero romano" che rappresentano la capitale di uno stato, l'Italia, che ci ha chiamato prima Briganti e poi Terroni.

Noi non dimentichiamo. Chi ama non dimentica. La storia lontana e quella recente. Le spiate e gli autogrill. Chi scende in campo stasera deve sapere questo. Napoli - Roma è lo scontro tra due capitali: quella di una Nazione che è nel nostro cuore e quella dello Stato che ci occupa, ci offende, ci tratta da cittadini di serie b, ci umilia, ci costringe ad emigrare, ci sfrutta e poi ci abbandona.

Su ogni pallone c'è scritto Rivincita. In ogni tackle c'è scritto Vittoria.
Stasera l'Olimpico deve vedere i Briganti sconfiggere i Legionari. Per questo noi saremo con voi. Come sempre.

martedì 24 aprile 2012

SENTI CHI PARLA...


PREZIOSI: NELLA CONFERENZA STAMPA DI DOMENICA MA DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA...RICORDO LA TUA VALIGETTA ED UNA CONDANNA CHE TI ASPETTA!

C'era una volta il gioco del Pallone




Ci risiamo! Ancora una volta il sistema calcio ne esce sconfitto, dopo l'episodio verificatosi domenica al Marassi, dove una parte della tifoseria rossoblu ha manifestato il proprio disappunto nei confronti della squadra accusandola di non onorare la MAGLIA, il giudice sportivo ha deciso di chiudere lo stadio per le prossime 2 partite in casa del Genoa.
Come al solito i mass media non hanno perso l'occasione per infangare gli ultras aizzando un polverone, che a mio punto di vista serve solo a mascherare e nascondere il vero marcio che c'e' intorno a questo ex sport, ormai soltanto busin€ss
Sicuramente, non giustifichiamo il modo in cui e' stata sospesa la partita, c'e' da dire pero', che allo stesso tempo il tutto si è verificato senza nessuna violenza, a differenza di quanto e' stato scritto e raccontato dai soliti pennivendoli.
Sospendere una partita è reato? Si. Allora perchè penalizzare un'intera tifoseria? Perchè non far pagare soltanto i colpevoli? La spiegazione e' ovvia...nel calcio come in ogni cosa che si verifica nel nostro paese, non esistono organi e persone in grado di risolvere i problemi, di garantire un minimo di giustizia, per questo si procede con provvedimenti impopolari (ROMA 31/08/2008 DOCET).
Detto questo, solidarizzo con chi da anni ha deciso di sposare una fede, con chi si fa in quattro pur di seguire la propria squadra del cuore e pretende soltanto che la MAGLIA venga onorata sempre. 
La delusione e lo sconforto è comprensibile, la protesta dei nostri fratelli grifoni è stata unica ma allo stesso tempo apprezzabile per la forma non violenta in cui e' avvenuta. 
Ma a questo punto c'e' da chiedersi: dopo tutti gli scandali che hanno coinvolto il calcio, non ultimo quello delle scommesse, siamo proprio sicuri che gli ultras siano la rovina di questo ex sport?  Fino a che punto il calcio è ancora credibile? 
Semmai un domani scopriremo che la nostra squadra del cuore si è venduta una partita compromettendo una stagione, a quel punto come reagiremo? La risposta, considerati gli eventi non tarderà ad arrivare visti gli ultimi sviluppi dell'inchiesta di Bari. Nel frattempo vivremo di ricordi perchè l'unica certezza è che il gioco del pallone non tornerà più. 


Non va mai bene niente



La protesta eclatante dei fratelli genoani nei confronti dei loro calciatori sta facendo versare fiumi di inchiostro (e di veleno) ai soliti pennivendoli di regime e benpensanti dell'ultima ora. L'indegno presidente della federcalcio ha avuto addirittura il coraggio di dichiarare: "Posso capire anche lo scappellotto o lo schiaffo, ma questa violenza psicologica è inaccettabile".
Ma non vi va mai bene niente? Se gli ultras spaccano qualche muso o rompono qualche vetro, sono violenti e vanno condannati. Se invece dicono ai lor giocatori che sono INDEGNI di vestire la loro gloriosa casacca e se la devono togliere... sono ancora più violenti e vanno puniti ancora di più!
L'ipocrisia di questo calcio moderno è lo specchio dell'ipocrisia della società contemporanea: la violenza fisica è da condannare, però diventa preferibile alla violenza psicologica! E la violenza psicologica che gli ultras devono subire ogni santa partita, da parte di forze dell'ordine, sistema calcio e calciatori? Questa non la considerate? Quando vedi la tua squadra retrocedere e i tuoi giocatori ridere (penso al Napoli retrocesso a Parma e ad Allegri, allora nostro giocatore, ridere), non subisci una violenza psicologica? Quando vedi la tua squadra avviarsi verso la serie B e i giocatori in campo tirare la gamba dietro e i loro procuratori cominciare ad accordarsi con le altre squadre, non subisci una violenza psicologica?

I tifosi genoani hanno dato prova, negli anni, di un attaccamento enorme alla loro squadra e alla loro città, ed è davvero ignobile farli passare come violenti facinorosi che tengono in ostaggio una squadra o uno stadio. Hanno fatto un gesto clamoroso, sicuramente, ma la solidarietà a loro e a tutti quelli che saranno colpiti da un DASPO deve essere assoluta e senza fallo.

E' meglio che lor signori lo capiscano, da Preziosi a De Laurentis, che le squadre di calcio non appartengono a loro: appartengono al Popolo. Loro sono "business men" che investono e lucrano sulla passione di un Popolo, niente di più. Lezioni da loro non le accettiamo.


domenica 22 aprile 2012

VICINI ALLA GENOVA ROSSOBLU

IN UN MOMENTO DI SCONFORTO E DELUSIONE...VICINI AL GRIFONE





venerdì 20 aprile 2012

BASTA PAROLE...FATTI CONCRETI

Con quella di domani, mancano sei partite al termine di questo campionato. Presto per trarre un bilancio, qualificazione in Europa assodata, bisogna attendere di capire in quale competizione partecipare l'anno prossimo, e poi c'e' la finale di coppa Italia del 20 maggio a Roma.
Potremmo parlare già di stagione positiva, a prescindere dall'esito di Roma e del rush finale in campionato. In realtà, a mio avviso, ancora una volta si è persa l'occasione di fare il salto di qualità. La cavalcata in Coppa Campioni, conclusasi con la sciagurata sconfitta di Londra, lascia l'amaro in bocca. Certamente l'obiettivo del NAPOLI non era quello di giocare la finale di maggio a Monaco, ma puntare tutto sulla competizione europea si e' rivelata una scelta controproducente perchè oggi si rischia di non parteciparvi l'anno prossimo. La finale di coppa Italia, raggiunta grazie a 4 partite giocate contro i cadaveri (Inter compresa) e raggiunta anche con qualche sforzo di troppo, era il minimo che dovesse garantire questa squadra e questa società.
L'anno che verrà probabilmente vedrà una rifondazione sia societaria che tecnica, il cinepresidente avrà l'obbligo di costruire un NAPOLI competitivo, ormai non ci sono più scusanti, basta con questa cazzo di storia della serie C. La Juventus, dopo la B e 2 anni nell'anonimato, rischia di vincere il titolo potendo annoverare nel suo stato patrimoniale una risorsa che nessun'altro in Italia possiede, ovvero lo stadio. Quello che per noi e' croce e delizia, per i nostri rivali di sempre garantirà numerosi introiti. Questo si chiama progetto. Si parla tanto di progetto De Laurentiis, ma se qualcuno riuscisse a spiegarmelo farebbe cosa gradita. Una società che non investe nel settore giovanile, che non possiede proprieta' (giocatori a parte), che dopo 8 anni non ha installato i tabelloni, che non ha un progetto per lo stadio, che non compra giocatori affermati...sinceramente prima o poi dovrà dare delle spiegazioni a riguardo, abbiamo tutto il diritto di chiederle, in quanto unici finanziatori del NAPOLI direttamente e indirettamente (TV e sponsor). Caro cinepresidente senza se e senza ma NOI MERITIAMO DI PIU'...NOI VOGLIAMO VINCERE!!!

domenica 15 aprile 2012

Che peccato

giovedì 12 aprile 2012

Come volevasi dimostrare

Potrei riprendere il post scritto dopo la partita contro la Lazio, e ripubblicarlo integralmente dopo la sconfitta di ieri sera contro l'Atalanta. Non lo farò, perchè sarebbe inutile e superfluo. Come le polemiche antiultras da parte di chi (legittimamente, per carità) ha deciso di tesserarsi PUR SAPENDO che quella tessera fosse illeggittima e anticostituzionale. Dopo due anni di battaglie, abbiamo avuto (parzialmente) ragione: dico parzialmente, perchè l'articolo 9 resiste ancora e chi si è tesserato HA FAVORITO questa norma incostituzionale.
Comunque teniamo presente una cosa: tesserati o meno, siamo partenopei. Apparteniamo ad un popolo millenario e glorioso (Napoli fu fondata prima di Roma!), che negli ultimi decenni/secoli è entrato in crisi. Risorgerà, ne siamo certi. Ed il calcio, o lo sport in genere, può essere volano di rinascita. La coppa America di vela, su cui sarebbe giusto anche obiettare qualcosa, è comunque un grande evento che fa vedere il volto splendido della nostra magnifica città: le immagini di ieri, coi catamarani che si sfidavano nel meraviglioso scenario del Lungomare Caracciolo, mi hanno emozionato e ci devono fare inorgoglire.

Non possiamo essere orgogliosi, invece, di come sta giocando la nostra squadra di calcio. Sia chiaro: non mi riferisco ai risultati. Chi frequenta questo blog sa bene che noi andiamo oltre il risultato. Noi vogliamo vedere l'impegno, la lotta su ogni pallone, contrasti vinti e maglia sudata. E sono tre partite consecutive che queste cose non si vedono. A parte qualche giocatore, la maggioranza della squadra sta tirando il fiato. E la gamba dietro. E questo non va bene. Capisco che i napoletani in squadra siano pochi, ma perdere anche contro i bergamaschi... contro gente che ci canta per 90 minuti "Napoli colera"... vedere Cavani che si fa fare il tunnel da Denis... e vedere il solo Pandev pronto a dare uno sfaccimma di calcio a Maxi Morales... cazzarola, ma quando lo facciamo capire alle squadre che vengono a Napoli che al San Paolo si esce con le ossa rotte o con zero punti?

Porca troia.

domenica 8 aprile 2012

Sarà così fino alla finale di Coppa Italia

Chi legge questo bolg sa bene che non siamo mai stati contro questa squadra e questo staff tecnico. Anzi, li abbiamo sempre difesi anche quando i risultati non erano esaltanti. Perchè noi andiamo aldilà del risultato: noi guardiamo la prestazione, la maglia sudata, il tackle vinto, la faccia rabbiosa di chi ha fame di vincere.
E queste cose c'erano. Ora non più. La partita di ieri sera ha sancito che il "branco di cannibali" (come li chiama Auriemma) si è smarrito. Non è una questione tattica, come si vede: ieri abbiamo giocato con un 4-3-3 invece che col classico 3-5-2, eppure la prestazione è stata indecente come quella contro la Juve.
I nostri giocatori hanno perso quasi tutti i contrasti, arrivavano sempre tardi sulla seconda palla, erano incapaci di giocare in velocità. Il problema non è questo o quel singolo, l'errore di De Sanctis o di Inler. Il problema è mentale. Questa squadra si è spenta. Attende solo una partita: la finale di coppa italia. E niente più.
Non credono alla possibilità di andare in Coppa Campioni, o forse non ne hanno manco voglia (anche perchè i preliminari costringerebbero tutti a tornare prima dalle vacanze...). Ci deve andar bene la Coppa Uefa.

Che cazzo volete, voi napoletani? Accontentatevi di andare per la terza volta consecutiva in Europa e non rompete i coglioni. Tesseratevi e venite allo stadio, però non pretendete altro.

Non siamo d'accordo. Noi vogliamo, pretendiamo di più. E non parliamo di risultati. Noi pretendiamo una squadra che lotta, che scende in campo famelica, che non tira indietro la gamba, che spacca anche qualche osso quando c'è da menare.
E questa squadra, al momento, non c'è più.
Tornerà? Siamo scettici. I giocatori hanno in testa solo la finale di coppa italia. Fino ad allora, le partite saranno una incognita costante.

giovedì 5 aprile 2012

IN CAMPO 11 ULTRAS...


TORINO LASCIAMOCELA ALLE SPALLE, SABATO SERA FUORI LE PALLE...GRINTA E DETERMINAZIONE E' CIO CHE CHIEDIAMO IN OGNI OCCASIONE

mercoledì 4 aprile 2012

31/03/2012...

NAPOLETANI AL MASSIMINO 


lunedì 2 aprile 2012

"COMPLIMENTI"

Dopo la partita di ieri, la rabbia e' ancora tanta, non riesco a trovare aggettivi per qualificare questa debacle. Lungi da me analizzare negativamente le prestazioni del Napoli, ma la partita con i gobbi ha un valore particolare per la piazza partenopea, per questo cerco di sfogare la mia frustrazione per quanto avvenuto. Come dicevo prima, più che non trovare aggettivi, dovrei utilizzare termini poco graditi come indegni, vergognosi, senza palle ed invece mi limito a dire semplicemente in maniera sarcastica "COMPLIMENTI".
Per iniziare, i miei "COMPLIMENTI" per non aver tirato in porta nell'arco dei 90 minuti.
"COMPLIMENTI" a Mazzarri che pur di non ammettere la superiorita' della compagine bianconera, afferma che il Napoli, per buona parte della partita, ha giocato alla pari senza avere nemmeno il buon senso di chiedere scusa ai napoletani.
"COMPLIMENTI" al Cinepresidente che alla pari della guida tecnica non fa ammenda verso chi da anni continua a finanziare la SSCN, perchè e' questo che accade dal 2004 a questa parte.
"COMPLIMENTI" a chi ieri passeggiava in campo come spettatore non pagante.
"COMPLIMENTI" ai fottuti TESSERATI che pur stando in una bolgia, non hanno sostenuto a dovere la maglia, e poi vi lamentate degli ULTRAS, almeno loro la battaglia sugli spalti non la perdono mai.
"COMPLIMENTI" ai gobbi che non hanno perso occasione di offendere Napoli con i soliti cori e striscioni beceri, per poi cantare 'O surdato Nnammurato a fine partita.
Infine, "COMPLIMENTI" ai pseudo napoletani tifosi della vecchia signora che continuano a tifare per una squadra del nord nonostante la continua discriminazione.
Sfogo a parte, ritenevo doveroso esprimere il mio pensiero, probabilmente non condiviso dalla maggior parte dei tifosi, o dai membri di questo blog, ma la rabbia e' tanta e non riesco a sbollirla. La stagione resta esaltante, assolutamente nulla e' perduto, i 2 obiettivi sono ancora alla nostra portata. Massimo sostegno alla squadra, ripartendo sabato sera dalla Capitale, ma che sia ben chiaro, l'atteggiamento di ieri che resti solo un brutto ricordo, la MAGLIA AZZURRA va onorata sempre comunque e dovunque. NON DIMENTICATELO MAI.