giovedì 23 febbraio 2012

NOI QUELLI DI SEMPRE...

OGGI E' TROPPO FACILE SALIRE SUL CARRO DEI VINCITORI; IERI DENIGRATORI ED OGGI SOSTENITORI...COPPA CAMPIONI E MASSIMA SERIE MA 7 ANNI FA STAVATE TUTTI IN FERIE?

mercoledì 22 febbraio 2012

21/02/2012: GRAZIE RAGAZZI!!!

La serata di ieri resterà un ricordo indelebile, battere i Blues, dimostrare superiorità nei confronti della squadra del magnate russo non e' roba per tutti.
Noi del blog avevamo chiesto di dare il massimo, di onorare la maglia azzurra, che per noi PARTENOPEI, e' il simbolo di un popolo, di una città, che nonostante le immense difficoltà quotidiane, trova la forza di manifestare attraverso il calcio il lato migliore. Sarebbe bello se tutto ciò si estendesse in altri ambiti della vita, ma non e' questo il luogo adatto per affrontare queste problematiche. Oggi è un giorno di festa per tutti noi e di questo ve ne siamo grati, al di la' del risultato, siamo orgogliosi di come ci avete rappresentato in Europa, di come, nel momento peggiore, vi siete incarnati in 11 "scugnizzi" pronti a tutto pur di ribaltare le avversità del momento.
Signori e signore l'essere NAPOLETANO e' un vanto, e pur vivendo in un mondo globalizzato, non tutti possono vantarsi di esserlo.

martedì 21 febbraio 2012

There is no place for you



Non c'è posto per voi. Non c'è posto per i miliardi di Abramovic, per le moìne di Vilas Boas, per le troie di Terry o per i tradimenti di Lampard. Non c'è posto per una tifoseria gloriosa ridotta ormai ad un insieme di educati consumatori di calcio-marketing. Non c'è posto per i vostri sogni e la vostra rabbia.
Adesso tocca a noi. Tocca ai nostri sogni diventare realtà. Tocca alla nostra rabbia incarnarsi in ogni centimetro quadrato degli spalti.

Due preghiere: una per i calciatori, l'altra per i tifosi.
Ai calciatori dico: date tutto. Tutto. Tutto. Stasera non dovete risparmiarvi in niente. Non evitate un tackle. Tirate forte. Entrate duro. Rispondete a tono. Correte. Pressate. Strattonate. Scattate. Rubate palla e ripartite. Al triplice fischio finale capirete se i vostri sforzi sono stati sufficienti. Ma non lo capirete dal risultato. Lo capirete dagli applausi o dai fischi che vi tributerà il Tempio. Lo stadio San Paolo. Lo capirete dalle lacrime che usciranno dai nostri occhi. Se saranno lacrime di gioia e di emozione, o lacrime di disperazione.
Ai tifosi dico: seguite le curve, stasera. Siate compatti, stasera. Siate Popolo Partenopeo. Seguite chi da decenni sostiene i colori azzurri in ogni città. Il coro non vi piace? Cantatelo lo stesso. Il coro non lo capite? Sforzatevi. Il coro non lo conoscete? Imparatelo a memoria. Scrivetevelo in mente o sul braccio.

Stasera bisogna uscire dal San Paolo senza voce. Perchè non c'è posto per loro. Adesso tocca a noi.

lunedì 20 febbraio 2012

MASSICCI E COMPATTI...

Mancano poco piu' di 24 ore alla partita piu' prestigiosa della storia del calcio Napoli, l'adrenalina sale a dismisura col passare dei minuti, immagino in citta' l'area che si respira, la sento anch'io a 800 km di distanza. Domani sera non e' una partita qualunque, ci sono i rivali del mondo ULTRAS, gli hooligans inglesi, dai quali abbiamo importato un modello di tifo ben lontano dal vecchio stile palummelliano. Domani sera non dobbiamo dimostrare il nostro, già comprovato, attaccamento alla maglia, per quello parlano le presenze allo stadio, bensi' bisogna sostenere in maniera massiccia e compatta. Ai "tifosotti" evitiamo protagonismi inutili, domani sera c'e' l'ennesimo esame da superare...dimostriamo maturità.

mercoledì 15 febbraio 2012

Napoletani in trasferta: troppi pulcinella e zero ultras

Il post precedente ha avuto una serie di commenti che reputo interessanti. Per questo motivo, ho deciso di far diventare questa discussione un argomento da "prima pagina".
Prima di dire la mia, provo a riassumere per coloro che, magari, non hanno letto i commenti (sbagliando... perchè un blog come questo serve proprio a queste cose):
Posizione 1: La tessera del tifoso ha rovinato l'immagine che gli ultras partenopei hanno costruito in tanti anni di battaglie (verbali e fisiche) per liberare Napoli dall'immagine "da cartolina" a cui i vari pulcinella ci avevano abbandonato;
Posizione 2: i pulcinella ci sono sempre stati e ci saranno sempre, in quanto espressione naturale e genuina (non ultras) del tifo partenopeo, quindi vanno tollerati e/o incoraggiati;

Ora dico la mia: il mio primo abbonamento è del campionato '88/'89. Battemmo l'Atalanta alla prima giornata: uno a zero, gol di Giacchetta. Da allora mi sono fatto 18 (diciotto) anni di abbonamento consecutivi. Credo, quindi, di aver sufficiente esperienza (non stratosferica, ma sufficiente) per dire che tifoso e ultras sono due cose diverse, e in molti casi opposte. I "Ragazzi della curva B" che Nino D'Angelo cantava in una famosa canzone e in un famoso film non avevano UN CAZZO di ultras. Erano tifosi, anzi malati del Napoli, pronti a sacrifici immani per seguire la squadra... MA NON ERANO ULTRAS!
Ultras è seguire la squadra sempre e comunque, oltre ogni categoria: molti "ragazzi della curva B" o gente vestita da San Gennaro non li ho visti a Manfredonia o Acireale.
Ultras è sostenere LA MAGLIA, non la società o i calciatori. Gli ultras NON FANNO cori per questo o quel calciatore.
Ultras è approcciarsi allo sport e alla vita ALLO STESSO MODO: in maniera radicale, estrema, orgogliosa, romantica e ribelle. Zero opportunismi, zero moderatismi, zero battesimi coi calciatori, zero foto col pocho fuori alla Galleria Umberto, zero Rotonde di Cavani.

Per questo ed altri motivi, io condivido la posizione 1. Ciò detto: la tolleranza nei confronti di questa gente è legittima. Il problema è che sta cazzo di tessera del tifoso permetto SOLO A QUESTA GENTE di riempire gli stadi a nome di Napoli e dei napoletani, PRIVANDO GLI ULTRAS di raprpesentare l'altra faccia del tifo partenopeo: quella più dura, più opposta, più irriducibile, più viscerale, più disinteressata, più radicata, più combattiva. Si può invocare GIUSTAMENTE tolleranza nei confronti del tipo che IN TRIBUNA batte i piatti vestito come un pagliaccio, così da essere inquadrato da Sky. MA IN CURVA vi sono altre regole. STESSO DICASI PER LE TRASFERTE. Regole non scritte, per carità. E come tali opinabili. Il problema è che chi le mette in discussione deve avere CORAGGIO ED ESPERIENZA, perchè queste regole sono state forgiate sugli spalti di tutta Italia ed Europa, da Chieti all'Anfield Road.

Ora aspetto anche vostri commenti, per riprendere questo dibattito che reputo fondamentale.
Come si è visto, questo blog non ha MAI censurato nessuno, quindi CHIUNQUE può dire ciò che vuole. Basta che metta in preventivo LA REAZIONE sacrosanta di chi, dopo decenni spesi a creare uno Stile Napoli (che TUTTO il panorama ultras italiano e continentale ammira, anche tra chi ci odia), vede andare tutto in rovina.
Ma come disse Massimo Bandito dei Fedayn: "Bisogna che ci siano Uomini all'impiedi sopra queste rovine".

giovedì 9 febbraio 2012

Coppa Italia: andata importante






Partita d'andata della semifinale di coppa italia. Partita importante. Per due motivi:


- Il Napoli potrebbe provare a vincere il trofeo dopo 25 anni;


- Arrivare in finale potrebbe significare, quasi sicuramente, partecipare alla prossima Coppa Uefa.



Prima che qualcuno si incazzi e mi mandi a fanculo, ricordandomi che il Napoli doveva vincere lo scudetto e la Coppa Campioni, e qualificarsi dormendo alla prossima, voglio chiarire il mio pensiero: è importante, anzi fondamentale, avere continuità in Europa. L'anno scorso abbiamo fatto una buona Coppa Uefa, quest'anno abbiamo fatto (fino ad ora) un'ottima Coppa Campioni, quindi l'anno prossimo DOBBIAMO andare in Europa. Che sia Coppa Campioni o Coppa Uefa, poco mi importa. E' chiaro: preferisco la prima alla seconda. Ma dobbiamo fare in modo che il Napoli diventi un club abituato ai palcoscenici internazionali, visto che possiamo anche contare sui tantissimi fratelli partenopei sparsi in ogni angolo del globo.



La strada per raggiungere questo obiettivo passa anche, e soprattutto, per partite come queste due col Siena. Andata e ritorno, poi Europa. Potrebbe andar così. Dobbiamo fare in modo che vada così.