mercoledì 24 novembre 2010

Scandalo Mou, scandalo Real

Dal blog L'OLIGARCA:



Ieri sera abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione che il calcio moderno, fatto di miliardi più che di onore, di fini che giustificano qualsiasi mezzo, è l'antitesi dello sport.
Jose Mourinho, allenatore del Real Madrid, una delle squadre più famose del mondo, forse la più famosa, che ha vinto qualsiasi cosa... ieri sera, sul risultato di 4 a 0 a suo vantaggio nella trasferta di Amsterdam contro l'Ajax, ha "costretto" i propri calciatori Xabi Alonso e Sergio Ramos a farsi espellere, così da scontare la prossima giornata di squalifica e ritornare agli ottavi con la "fedina penale" pulita.

Una vergogna, non c'è che dire. L'atteggiamento antisportivo di Mourino è noto, ma che adesso anche il glorioso Real Madrid si pieghi a questi mezzucci da terza categoria è davvero stomachevole.

La Uefa ha aperto una indagine: spero vivamente che i due giocatori e l'allenatore siano duramente squalificati. Platini, però, è notoriamente un uomo senza palle: questa inchiesta si tradurrà in un nulla di fatto. E saremo qui ad ascoltare o leggere i pennivendoli del calcio moderno che elogiano la "mandrakata" di Mourino.

Che schifo.


Un lottatore di MMA (Mixed Martial Arts), in un incontro della Ufc, ha subito la rottura del braccio. Con un dolore immane, si è rialzato e con un calcio a mandato al tappeto l'avversario. Ha vinto. L'arbitro non poteva alzargli il braccio per decretarne la vittoria, perchè era spezzato. Gli ha alzato l'altro. Poi il lottatore è svenuto.

Questo è sport.
___________________

martedì 16 novembre 2010

About us

Molti amici inglesi, vecchi tipi che frequentavano (e talvolta frequentano ancora) le terraces, mi hanno fatto i complimenti. Anzi, CI hanno fatto i complimenti: alcuni ci hanno definito la miglior tifoseria italiana MAI vista all'Anfield Road.
Non vantiamoci troppo, però. Dobbiamo ancora dimostrare molto. L'Italia già ci conosce, e sia chi ci è amico sia chi ci odia non può non ammettere la nostra bravura e mentalità.

In questo video si capisce IN PARTE perchè in Inghilterra, nei circuiti del tifo, si parla di NOI.

mercoledì 10 novembre 2010

Un'altra supposta per quest'uomo






La supposta al 94esimo munito del Pocho Lavezzi è indirizzata ANCHE QUEST'ANNO all'essere umano (?) delle foto sopra. Il pastore Cellino e i suoi belati sono stati nuovamente zittiti al 94esimo minuto con una VITTORIA, mentre l'anno scorso Bogliacino pareggiò al 96esimo.
Consigliamo al pecoraro delle foto sopra di munirsi di vaselina ogni qualvolta il glorioso Napoli si reca in terra di sardegna... perchè puntualmente serviamo dolorosissime supposte al pastore Cellino.
E adesso si gode insieme al Pocho, che l'anno scorso fu espulso per aver tirato una pallonata a quella sottospecie di allenatore di Allegri, e quest'anno ha realizzato all'ultimo istante un grandissimo gol.
Grazie ragazzi!

lunedì 8 novembre 2010

Articoli strani...

L'articolo postato di seguito è girato a Roma nel week end.
Ieri c'è stato il derby Lazio-Roma.
Leggetelo e commentatelo voi.

Asse tra gli ultrà di Lazio e Napoli
Dagli 007 allarme sul derby

Sullo sfondo la leadership in Curva nord e affari sporchi
Si teme la caccia all'uomo da parte delle franghe più violente



di Massimo Martinelli
ROMA (4 novembre) - L’informativa è arrivata in Questura nei giorni scorsi. Dettagliata, precisa, inquietante. Suona più o meno così: una frangia della tifoseria laziale, forse la più pericolosa, quella che vuole assumere il comando della Curva Nord colmando il vuoto di leadership provocato dall’abbandono dei vecchi capi degli Irriducibili, avrebbe stretto un’alleanza scellerata con ”elementi o frange poco sportive e più delinquenziali della tifoseria napoletana”.

Li hanno definiti così, gli uomini dell’intelligence che nei giorni scorsi hanno informato i vertici della Questura di via San Vitale e, soprattutto, il capo della Digos capitolina, Lamberto Giannini, che già da tempo aveva messo sotto la sua lente di ingrandimento le gradinate più politicizzate della Curva Nord dell’Olimpico. Ma l’allarme non consiste semplicemente nella notizia di questa saldatura. A fare scattare misure di prevenzione straordinarie è piuttosto l’informazione, proveniente da ambienti considerati attendibili, che proprio domenica in occasione del derby Lazio-Roma si possa consumare una sorta di regolamento di conti interno alla Curva Nord, con l’ala dei ”duri” biancoazzurri spalleggiata da elementi del tifo violento partenopeo da una parte e, dall’altra, quel che resta degli Irriducibili. Che probabilmente sono ancora inconsapevoli della nuova dimensione assunta dalla contrapposizione interna al tifo biancoceleste. In questo scenario, per ora solo prefigurato dagli investigatori, potrebbe verificarsi una sorta di caccia all’uomo da parte della frangia più dura della tifoseria biancoceleste, sostenuta militarmente dai napoletani che per l’occasione si infiltrerebbero in Curva Nord.

Il progetto criminale prevederebbe una serie di disordini sulle gradinate tra frange di tifosi della stessa squadra, ma con interessi e ambizioni diversissime. Sarebbe lo scontro finale, nel momento di massima visibilità mediatica come può essere la stracittadina romana, per affermare il predominio di una sola ala della tifoseria. Per lanciare un messaggio preciso agli altri gruppi di sostenitori e anche alla proprietà, da sempre contestata dai gruppi storici della Curva Nord. Secondo le informazioni veicolate dal nostro intelligence in Questura, il patto criminale sarebbe stato stretto con bande di ”cani sciolti” della criminalità partenopea, non affiliati in maniera stabile a nessuna delle famiglie che si dividono il territorio campano, ma che tuttavia sarebbero veri e propri esperti di guerriglia urbana. Secondo gli 007, si tratterebbe in larga parte degli stessi soggetti che hanno animato gli ultimi episodi di violenza cittadina in occasione degli scontri per le discariche ad Acerra e a Terzigno, ma anche durante le manifestazioni nel centro di Napoli dei movimenti dei ”Disoccupati organizzati”. E ancora, alcuni di loro si sarebbero resi protagonisti di episodi di follia come l’assalto al treno che doveva portare a Roma i tifosi partenopei il 31 agosto 2008 per la prima di campionato. Ma non è tutto.

L’alleanza tra teppisti romani e napoletani si baserebbe sulla stipula di un preciso accordo economico: in cambio del sostegno ”militare” per eliminare definitivamente dalle gradinate centrali della Nord i vecchi capi degli Irriducibili, la frangia dei nuovi leader sarebbe pronta a cedere ai napoletani una larga fetta del business del merchandising non ufficiale e, soprattutto, il mercato dei biglietti falsi da smerciare attraverso il bagarinaggio. In altre parole, in cambio del sostegno per gli eventuali scontri di domenica allo stadio, i napoletani acquisirebbero una sorta di predominio nel mercato illegale dei biglietti (soprattutto contraffatti) intorno all’Olimpico, oltre che la garanzia di poter produrre e vendere bandiere, sciarpe e magliette non ufficiali, occupando con nuovi banchi i punti strategici intorno allo stadio. Il tutto proprio nell’anno in cui il primo posto in classifica e le condizioni di forma della squadra stanno già facendo lievitare gli affari nel settore dei gadget della tifoseria.

giovedì 4 novembre 2010

Naples, You'll never walk alone




Chi vi scrive non è partito. Improrogabili impegni di lavoro mi hanno costretto a rimanere nella penisola italica. Ma non abbiate paura: una bella fetta di militanti ultras è partita alla volta di Liverpool, in terra d'Albione.

Mio fratello, ad esempio: è partito ieri mattina alle 6.30 da Ciampino. Niente viaggi organizzati dai tour operator che lucrano sulla nostra passione: autogestione ed autorganizzazione, innanzitutto.


Scrivo per coloro che sono lì, e che oggi varcheranno i cancelli di Anfield Road. Ce l'abbiamo fatta, ragazzi. Dopo anni grigi, dopo delusioni e fallimenti, oggi passeremo attraverso i cancelli di Anfield e grideremo che il Napoli non camminerà mai da solo. In ogni luogo del globo terrestre, vi saranno SEMPRE napoletani pronti a sostenere con orgoglio la maglia azzurra. Perchè non non siamo italiani, nè siamo europei: siamo PARTENOPEI, non dimenticatelo mai.


Scrivo per dire a tutti di stare uniti e compatti, stasera. Prima, durante e... dopo la partita. Se i piccoli screzi dell'andata, amplificati a dismisura dai media di regime, dovessero spingere qualche scalmanato a cercare improbabili "vendette", la compattezza garantirà tutti e ciascuno.


Scrivo per dire a coloro che stasera saranno sulle gradinate dell'Anfield: voglio sentire forte e chiaro il ruggito della gente partenopea. Voglio che la televisione e la radio amplifichino il vostro sostegno. Oggi entriamo in uno dei tempi del Pallone: dobbiamo onorarlo, con la nostra grinta, con la nostra fede, con la nostra MENTALITA'.


Come on, guys!

lunedì 1 novembre 2010

CI SIAMO MA NON CI TESSERIAMO!



MARONI FUORI DAI COGLIONI!